Giardino Elettronico
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Golden Ears
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(Pubblicato originariamente da bandAlex su videohifi, gennaio 2011)

Scrivo qualcosa in merito a questa cuffia visto che ho l'opportunità di ascoltarla con una certa attenzione.

Questo modello viene subito dopo il modello top (D7000) con il quale condivide (insieme alla più economica D2000) il trasduttore con membrana in biocellulosa.

La D2000 e la D5000 hanno lo stesso trasduttore, e di fatto si distinguono per il solo guscio, di plastica nella prima e in estruso di mogano le due più costose. Il trasduttore della D7000 ha un gruppo magnetico potenziato, che permette alla top di sfoderare 2 dB in più di sensibilità e una resa leggermente diversa sulle basse frequenze.

Sono cuffie chiuse, ma comunque non opprimenti e nonostante io sia abbastanza allergico a tale tipologia non ho avuto affatto problemi a indossare la D5000 per un paio d'ore di seguito.

Da quello che si legge in giro la D2000 dovrebbe essere equivalente nelle caratteristiche e anche nel sound, ed è molto più economica: si trova a 260 Euro, mentre la D5000 si attesta sui 500 e la D7000 vola intorno ai 900.

Cercherò di riportare il più fedelmente possibilmente le sensazioni di questo incontro ravvicinato con la bellissima D5000, definita giustamente da qualcuno un "salotto". E infatti una volta indossata si capisce il motivo di tale appellativo. La comodità è ai massimi livelli, l'isolamento è buono ma non eccessivo, e si ha comunque la sensazione piacevole del contatto con materiali di ottima qualità. Il cavo non trasmette rumori fastidiosi, ne' si sentono scricchiolii di alcun tipo. Ottimo.

Il punto forte della D5000 dovrebbe essere la gamma bassa, e infatti lo è. Ma è anche il suo tallone di Achille, come vedremo. Inizio dalla parte opposta, dall'estremo acuto. Ottima performance con i violini e tutti gli strumenti ad arco in genere, con i quali secondo me la D5000 esprime il meglio di se', restituendo una performance da 10 e lode, superiore a tutte le altre cuffie da me ascoltate. La gamma alta è molto estesa e presente, e purtuttavia non è affatto fastidiosa ne' invadente, ma soprattutto da l'impressione di essere molto lineare.

Nella musica sinfonica tale estensione sull'estremo acuto rende la riproduzione piuttosto "ariosa", ma non si nota accenno alcuno di affaticamento anche nei passaggi più ostici e i pieni orchestrali più violenti, a riprova che la gamma acuta è molto controllata e che non vi è accenno di intermodulazione dinamica.

Anche i fiati sono molto realistici, ma quello che mi fa letteralmente impazzire (e ci troviamo già in gamma media) è la bellissima percezione che riesce a ricreare questa cuffia sull'ambiente circostante gli strumenti. Gli strumenti dell'orchestra non sembrano essere "incollati" su un tappeto bidimensionale (come succede spesso con altre cuffie) ma hanno un che di "tridimensionale".

E arriviamo dritti dritti all'headstage: in una parola, "fe-no-me-na-le". Non scomoderei un aggettivo simile se la Denon non se lo meritasse... L'headstage, per essere una cuffia chiusa, è davvero molto esteso, non solo ai lati, ma anche in profondità. Non raggiunge i livelli di una HD800, o della HD598, ma la qualità dell'headstage è nettamente superiore. La localizzazione, la spazialità, la percezione fisica degli strumenti è per me un punto fondamentale, soprattutto con la sinfonica.

Gli ottoni sono possenti e, (finalmente!) metallici come devono essere. L'impressione di trovarsi in prima fila è forte, anche perchè la cuffia dimostra di avere delle doti dinamiche eccellenti, spesso sembra anzi metterci del suo, nel senso che le stesse registrazioni ascoltate da sempre mi sembrano addirittura più dinamiche! E' un'impressione probabilmente, ma tutto fa brodo.

Il genere sinfonico è quello in cui tale cuffia riesce di più, indubbiamente, per via anche del "corpo" che riesce a dare all'insieme orchestrale. E tale corpo è sostenuto da una gamma bassa estremamente presente, veloce, profondissima, musicale.

Le voci, quelle femminili in particolare, sono rese con una dolcezza e un realismo disarmanti. Non c'è mai la sensazione sgradevole di una voce nasale, o troppo penetrante, o fuori contesto. Mai. La riproduzione della voce umana è ricca e completa di tutti i suoi armonici, merito probabilmente di una eccezionale linearità in gamma media.

Stiamo scendendo verso la gamma medio-bassa, ma già si sente l'influenza della parte più profonda, che la completa e talvolta la nasconde. Il medio basso di cui parlo è quello che si colloca tra i 200 e gli 800 Hertz. La presenza di questa gamma è fondamentale per la collocazione acustica degli strumenti. Meno confusione c'è in tale gamma, e migliore è l'immagine ricostruita nel suo insieme. E' un altro punto vincente della cuffia, il motivo principale della sua grande musicalità.

Scendendo ancora più in basso, è da rimarcare la notevole riproduzione di tutti gli strumenti "grossi", dal contrabbasso al violoncello, i tamburi e i timpani, la grancassa e l'organo. Dove serve la "forza", qui ce n'è a volontà. La cuffia restituisce un grande impatto sonoro, la profondità del basso è sufficiente a riprodurre un organo con il dovuto realismo. Niente male.

Parlavo però di un tallone di Achille. La gamma bassa (dai 100 Hertz in giù) alle volte mostra un'invadenza che può essere nociva. Tale invadenza nella sinfonica si accetta volentieri e anzi può essere positiva. Dove invece la predominanza del basso diventa quasi inaccettabile è con i generi più "piccoli", ad esempio il jazz, ma anche il pop/rock può essere guastato da tale sovrabbondanza. Dove c'è una registrazione che eccita i trasduttori un po' troppo in tale gamma, è alto il rischio che il basso oscuri la splendida gamma media, e diventi sgradevole. L'effetto è simile a quello di ascoltare con il controllo del loudness inserito: bassi pompati e invadenti.

E' un peccato che una simile cuffia cada vittima della sua stessa dote migliore. Se ci si limita ad ascoltare la musica classica, allora è la cuffia perfetta. Ma non appena si esce da tale genere, il basso diventa violento, per quanto esso sia di una qualità stupefacente: ce n'è semplicemente troppo!

Concludo con un accenno all'interfacciamento ideale di questa cuffia.

E' naturale che una cuffia così enfatizzata nell'estremo basso già di suo, sia obbligatorio collegarla ad amplificatori dall'impedenza di uscita più bassa possibile, per minimizzare qualunque rischio di enfatizzazione aggiuntiva dovuta al modulo dell'impedenza, rendendo la cuffia praticamente inascoltabile.

Quindi gli amanti della musica classica potrebbero trovare in questa cuffia una compagna ideale, che comunque va benissimo anche in tutti quei generi dove il basso non è prevalente.

Un'altra strada è quella dell'equalizzazione (in questo caso di tipo sottrattivo) che potrebbe alleggerire la gamma bassa, rendendo la D5000 una cuffia difficilmente raggiungibile da cuffie dal costo anche triplo del suo.

L'impedenza di 25 ohm può fuorviare: non è una cuffia facile da pilotare, ha bisogno di amplificatori al di sopra di ogni sospetto, sia per qualità, che per la necessaria corrente da erogare. E la neutralità dell'elettronica in questo caso è un obbligo.

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Commenti

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14/7/2013, 16:35Ospite
Queste Denon prima o poi le dovrò ascoltare..
Quello che non mi piace è il trasduttore, troppo grande e troppo pesante (quindi Mms) di sicuro: i 25 ohm di impedenza non sono un problema ma potrebbe esserlo lo smorzamento: ecco mi sembra di evincere dal tuo resoconto che sia proprio una problema di questo tipo.
Il giusto amplificatore sarebbe necessario in termini di smorzamento elettrico, ma direi che sarebbe comunque un'elettronica sovradimensionata verso un certo parametro, a discapito sicuramente di altri.
La cuffia vuole in generale equilibrio:sia le elettroniche, sia essa stessa.
L'immagine grande, e quindi in generale un suono molto "formato" di armomiche e profondità (ossia collocazione sorgenti sonore molto ben distinguibile, con tratti netti eppure una dimensione generale molto omogenea, senza buchi) la imputerei ai grandi pad che offrono una camera acustica di dimensioni sopra la media, e sicuramente una ottima adesione laterale del materiale.
Potrebbe anche avere qualche effetto il materiale più nobile che non la plastica, ma non mi sembra che l'ancoraggio anunulare dello speaker sia risolto molto bene.

 Sembra molto simile alla JVC HP-DX1000 che era , o è ancora molto costosa (sui 1000 euro).
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