HE-6 vs. LCD-3
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- bandAlexGolden Ears
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HE-6 vs. LCD-3
Dom 10 Nov 2013 - 13:39
Da un paio di giorni ho con me la LCD-3. Quale occasione migliore per fare un confronto con la HE-6?
- vale25nespola
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Re: HE-6 vs. LCD-3
Dom 10 Nov 2013 - 14:10
e lo dici così?!
- Biscottinopesca
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Re: HE-6 vs. LCD-3
Dom 10 Nov 2013 - 14:16
Attendiamo succosi dettagli!
- b.veneriFragola
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Re: HE-6 vs. LCD-3
Dom 10 Nov 2013 - 15:18
e come mai hai con te un lcd-3?
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Benedetto - Now playing: HDAC+
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Re: HE-6 vs. LCD-3
Dom 10 Nov 2013 - 15:25
Benedetto occhio di lince!
- Pgragnani2Golden Ears
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Re: HE-6 vs. LCD-3
Dom 10 Nov 2013 - 15:32
Non ti parlo più!bandAlex ha scritto:Da un paio di giorni ho con me la LCD-3. Quale occasione migliore per fare un confronto con la HE-6?
- EdmondFragola
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Re: HE-6 vs. LCD-3
Dom 10 Nov 2013 - 17:19
Molto bene!!!!!!!!!!!! Hai anche qualche ampli valvolare per provare la Audeze?
- b.veneriFragola
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Re: HE-6 vs. LCD-3
Dom 10 Nov 2013 - 19:34
Ci vorrebbe un lightning
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Benedetto - Now playing: HDAC+
- Biscottinopesca
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Re: HE-6 vs. LCD-3
Dom 10 Nov 2013 - 20:50
Ci vorrebbe un amico...b.veneri ha scritto:Ci vorrebbe un lightning
- bandAlexGolden Ears
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Re: HE-6 vs. LCD-3
Lun 11 Nov 2013 - 2:37
Infatti... Lightning + HE-6 sarà il mio punto di arrivo. Ora un nuovo cabinet, e a breve anche io avrò un Lightning a disposizione.b.veneri ha scritto:Ci vorrebbe un lightning
Ma torniamo al confronto tra HE-6 e LCD-3. Le due cuffie, pur essendo entrambe delle magnetoplanari, hanno ben poco in comune, a parte forse la membrana a forma di sottiletta. Già dal prezzo le loro strade si dividono, almeno da quanto si legge sul listino ufficiale della Audeze: circa 1900 Euro per la LCD-3, mentre la HE-6 si ferma a "soli" 1200 Euro. Tra i due prezzi ci scappa una HD700, o una T1.
Gli sforzi fatti da Audeze per migliorare i loro prodotti sono ammirevoli, ed evidentemente tali sforzi devono costare parecchio ad Audeze, visto l'aumento vertiginoso dei prezzi dei nuovi modelli. Come può costare tanto di più produrre una cuffia che è quasi uguale a quella precedente è davvero un mistero. Ma non ho controllato le quotazioni del legno zebrano.
Misteri a parte, vi racconterò in breve quale è stata la mia esperienza con cotanta cuffia. Ecco, il termine "tanta" si addice perfettamente: i padiglioni sono enormi, così come enormi sono i connettori, stavolta per fortuna messi per obliquo, invece che in verticale, in modo da non bucarti le spalle. Questa genialata deve essere costata almeno 200 bigliettoni. Pure i pads sono enormi, in pelle color marrone. Da un lato sono sottili, mentre dall'altro (quello dietro le orecchie) il loro spessore è così elevato da essere almeno quattro volte lo spessore del padiglione stesso. La sensazione è quella di estrema sofficità, e di una grande piacevolezza al tatto. Se pensate che mi stia confondendo con una nota marca di carta igienica, vi sbagliate di grosso. Non so di che pelle si tratti, ma sicuramente è qualcosa di molto animale, qualcosa per cui se ne sono andati altri 300 bigliettoni almeno. Anche l'archetto è imbottito in maniera sovrabbondante. Per il resto, la struttura è identica a quella della LCD-2. Si spera che qualche dollaro sia avanzato per metterci dentro un trasduttore diverso da quello che c'era prima. Non dico migliore, ma almeno che mostri una certa evoluzione, come l'hanno mostrata nel corso delle ere geologiche la pianta e l'animale utilizzati per la cuffia. Certo, non deve essere stata una grande evoluzione per loro, vista la fine che hanno fatto.
Il cavo è la parte che mi è piaciuta di più. Amo questi cavi piatti, a "fettuccia", perchè sono morbidi e non fanno rumore. E' il motivo principale per cui comprerei un'elettrostatica, lo confesso. Una volta che la cuffia è in disuso, il cavo può essere riciclato per altri scopi, magari anche più utili.
Una volta indossata, la LCD-3 si trasforma in una gioiosa macchina da musica. L'hip hop e il rap pompano da dio, e il pop spacca. I pads, del resto, ce la mettono tutta: l'isolamento quasi ermetico intorno alle orecchie consente un'ottima riproduzione del basso, anche se l'effetto ventosa alla lunga può diventare noioso. In tal caso, il consiglio è quello di togliere subito la cuffia, prima che la depressione all'interno del padiglione renda necessario il ricorso all'intervento chirurgico.
La LCD-3 è una cuffia aperta, ma di fatto ha gli stessi fastidi di una chiusa. Ciò è dovuto esclusivamente al tipo di pads adottati, e alla pressione esercitata sulle orecchie. A differenza della Hifiman però la Audeze non fornisce pads di altro tipo nella confezione, per cui dovete farvi piacere quelli che ci sono.
Esteticamente la LCD-3 è come una di quelle ragazzette bruttine che vogliono apparire belle a tutti i costi. La scelta del legno con le venature simili al leopardato, i connettori lucidi e dorati, la pelle marrone, fanno di tutto per mettere in mostra la merce, ma il risultato rasenta il grottesco, se non il ridicolo.
(segue)
- EdmondFragola
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Re: HE-6 vs. LCD-3
Lun 11 Nov 2013 - 6:38
Mi sembra una recensione di Srajan Ebaen........................ Ahahahahahahahah!!!!! Grande Boss!!!!!!!!!BandAlex ha scritto:L'hip hop e il rap pompano da dio, e il pop spacca.
- Biscottinopesca
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Re: HE-6 vs. LCD-3
Lun 11 Nov 2013 - 7:51
Si, vero.
A me peró interessa se il vhf gli tira il collo o no!!!
A me peró interessa se il vhf gli tira il collo o no!!!
- EdmondFragola
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Re: HE-6 vs. LCD-3
Lun 11 Nov 2013 - 10:03
Vediamo..........
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Re: HE-6 vs. LCD-3
Lun 11 Nov 2013 - 10:12
Alessandro, te l'avevo detto che i peperoni a cena sono pesanti........
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Re: HE-6 vs. LCD-3
Lun 11 Nov 2013 - 10:44
Ma quali peperoni... poi mi saprai dire...Pgragnani2 ha scritto:Alessandro, te l'avevo detto che i peperoni a cena sono pesanti........
- bandAlexGolden Ears
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Re: HE-6 vs. LCD-3
Lun 11 Nov 2013 - 10:46
A Biscottì, non è che te sei accattato una LCD-3, eh?Biscottino ha scritto:Si, vero.
A me peró interessa se il vhf gli tira il collo o no!!!
Te possino...
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Re: HE-6 vs. LCD-3
Lun 11 Nov 2013 - 11:57
Mah, ovviamente siamo tutti diversi e ognuno ha i suoi sacrosanti gusti, tuttavia ho la sensazione che durante le prove si tenda ad alzare molto il volume. A parte i problemi potenziali (e attuali) all'udito, c'è la questione della percezione delle armoniche e delle sfumature. Il timpano, essendo una membrana elastica, rende meglio nel range di utilizzo lineare intermedio mentre ad alti volumi, essendo la membrana in tensione, le sfumature e le armoniche non vengono più rese correttamente e si entra nella saturazione esponenziale della membrana e della conversione elettrica. Io personalmente ho commesso tale errore a lungo, poi mi sono reso conto che l'ascolto diventava migliore, piu stratificato, a volumi molto più bassi. Un modo di procedere che ho imparato è questo: abbasso il volume fino a quando la dinamica e i dettagli diventano insufficienti e poi alzo un pochino. Con ciò non intendo criticare assolutamente l'ascolto ad alto volume, che ha il suo appeal e può regalare divertimento e soddisfazione ( e mi ci diverto anch'io, ovviamente), ma solo riportare l'attenzione sulle altre modalità di ascolto, a mio parere più adatte a valutare le differenze tra apparati.Biscottino ha scritto:Si, vero.
A me peró interessa se il vhf gli tira il collo o no!!!
Detto ciò resto in attesa delle ulteriori considerazioni di Alex, in attesa di ascoltarla anch'io in settimana.
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Re: HE-6 vs. LCD-3
Lun 11 Nov 2013 - 21:23
Approvo e sottoscrivo. Dipende però dai brani e spesso dalla cuffia che si ha tra le mani. Alcune, secondo me, a bassi volumi non rendono, tipo la HD650. Altre, a volumi molto elevati (quelli da raduno ad esempio ) lasciano a desiderare come molte Beyer, che, invece, viaggiano bene a volumi contenuti. (la Dt880 e la T1 su tutte)Pgragnani2 ha scritto:Mah, ovviamente siamo tutti diversi e ognuno ha i suoi sacrosanti gusti, tuttavia ho la sensazione che durante le prove si tenda ad alzare molto il volume. A parte i problemi potenziali (e attuali) all'udito, c'è la questione della percezione delle armoniche e delle sfumature. Il timpano, essendo una membrana elastica, rende meglio nel range di utilizzo lineare intermedio mentre ad alti volumi, essendo la membrana in tensione, le sfumature e le armoniche non vengono più rese correttamente e si entra nella saturazione esponenziale della membrana e della conversione elettrica. Io personalmente ho commesso tale errore a lungo, poi mi sono reso conto che l'ascolto diventava migliore, piu stratificato, a volumi molto più bassi. Un modo di procedere che ho imparato è questo: abbasso il volume fino a quando la dinamica e i dettagli diventano insufficienti e poi alzo un pochino. Con ciò non intendo criticare assolutamente l'ascolto ad alto volume, che ha il suo appeal e può regalare divertimento e soddisfazione ( e mi ci diverto anch'io, ovviamente), ma solo riportare l'attenzione sulle altre modalità di ascolto, a mio parere più adatte a valutare le differenze tra apparati.Biscottino ha scritto:Si, vero.
A me peró interessa se il vhf gli tira il collo o no!!!
Detto ciò resto in attesa delle ulteriori considerazioni di Alex, in attesa di ascoltarla anch'io in settimana.
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Re: HE-6 vs. LCD-3
Mar 12 Nov 2013 - 1:04
Una questione di stile
La HE-6, al contrario della LCD-3, non fa nulla per sembrare quella che non è: la sua veste è alquanto semplice, quasi anonima, al confronto con la zebrata. La HE-6 punta sulla concretezza, non vuole distrarvi con altro che non sia quello che sa fare meglio: suonare bene.
E allora vediamo come vanno queste due cuffie. Prima però una premessa: gli amplificatori utilizzati erano il Lightning e il VHF-MOS. Dal momento che nessuno dei due eroga potenze mostruose, e poichè esiste un divario notevole di efficienza tra la HE-6 e la LCD-3, è chiaro che, essendo la HE-6 tra le due la meno efficiente, era lei a partire un po' svantaggiata rispetto all'altra. Se gli ampli avessero mai dovuto mostrare qualche defaillance, era più probabile che lo facessero con la HE-6, penalizzando così la sua performance. Come vedremo però, ciò non si è verificato.
Con il brano iniziale He never mentioned love, voce femminile, pianoforte, contrabbasso e batteria, la HE-6 da una interpretazione abbastanza credibile, con la voce proiettata in avanti, in primo piano, di cui si apprezzano tutte le sfumature. Pur essendoci pochi strumenti, questo è un brano difficile, in quanto sugli accordi suonati dal pianoforte si staglia il suono delle spazzole, che nella maggior parte dei casi - con cuffie poco definite o carenti sull'estremo acuto - rischiano di sparire, mentre il contenuto energetico del medio-basso, a cui contribuiscono pianoforte e contrabbasso, può trasformarsi facilmente in un unico impasto informe. La HE-6 si districa abbastanza bene con questo brano, le spazzole sono riprodotte abbastanza realisticamente, anche se la 507 (il fantasma di questo test) avrebbe fatto sicuramente meglio.
Con la LCD-3 il quadro cambia abbastanza. Pur essendo due magnetoplanari, la LCD-3 è molto diversa dalla HE-6. La Audeze mette in risalto la gamma media, ma la voce della cantante risulta meno naturale, mentre le spazzole perdono la loro fisicità metallica e diventano di plastica. Nell'insieme, una riproduzione comunque gradevole, ma molto meno credibile di quella proposta dalla HE-6. L'headstage risulta più compresso, sia in orizzontale che in profondità, e in generale si ha meno chiarezza e definizione.
Con la classica si ripete la stessa storia. La marcia K189 di Mozart è riprodotta in maniera eccellente dalla HE-6, e risulta molto godibile, con una bella immagine, la timbrica degli archi e dei fiati credibile, e una buona spazialità. Con questo brano la HE-6 dimostra di avere un'ottima linearità, ma soprattutto di rendere molto bene i vari passaggi dinamici, senza alcuna forma di compressione, anche a volume molto elevato. La LCD-3 mostra chiaramente di non essere fatta per la musica classica. La sua timbrica non è allo stesso livello della HE-6, soprattutto nel medio-alto, mentre il basso a volte rischia di essere troppo in avanti, artificiale. L'impressione è quella che a causare i danni maggiori siano proprio i pads in pelle scelti da Audeze, piuttosto che un difetto intrinseco del trasduttore.
Con Steve Lukather, Ever Changing Time, la LCD-3 si avvantaggia del fatto di avere una gamma acuta più indietro rispetto a quella della HE-6, per cui a volumi sostenuti risulta meno affaticante. Contrariamente a quanto si può pensare, la LCD-3 non è però una cuffia che farà felici gli amanti del rock: la sua gamma media è un po' troppo in avanti, e il basso pur essendo presente non ha poi il punch che contraddistingue altre cuffie (anche in questo la HE-6 le è superiore, già con i pads in velluto).
Una nota a riguardo del pilotaggio della LCD-3 da parte del VHF-MOS: nessun problema, si ottiene un volume molto elevato già con la manopola del volume a ore 10.
La HE-6, al contrario della LCD-3, non fa nulla per sembrare quella che non è: la sua veste è alquanto semplice, quasi anonima, al confronto con la zebrata. La HE-6 punta sulla concretezza, non vuole distrarvi con altro che non sia quello che sa fare meglio: suonare bene.
E allora vediamo come vanno queste due cuffie. Prima però una premessa: gli amplificatori utilizzati erano il Lightning e il VHF-MOS. Dal momento che nessuno dei due eroga potenze mostruose, e poichè esiste un divario notevole di efficienza tra la HE-6 e la LCD-3, è chiaro che, essendo la HE-6 tra le due la meno efficiente, era lei a partire un po' svantaggiata rispetto all'altra. Se gli ampli avessero mai dovuto mostrare qualche defaillance, era più probabile che lo facessero con la HE-6, penalizzando così la sua performance. Come vedremo però, ciò non si è verificato.
Con il brano iniziale He never mentioned love, voce femminile, pianoforte, contrabbasso e batteria, la HE-6 da una interpretazione abbastanza credibile, con la voce proiettata in avanti, in primo piano, di cui si apprezzano tutte le sfumature. Pur essendoci pochi strumenti, questo è un brano difficile, in quanto sugli accordi suonati dal pianoforte si staglia il suono delle spazzole, che nella maggior parte dei casi - con cuffie poco definite o carenti sull'estremo acuto - rischiano di sparire, mentre il contenuto energetico del medio-basso, a cui contribuiscono pianoforte e contrabbasso, può trasformarsi facilmente in un unico impasto informe. La HE-6 si districa abbastanza bene con questo brano, le spazzole sono riprodotte abbastanza realisticamente, anche se la 507 (il fantasma di questo test) avrebbe fatto sicuramente meglio.
Con la LCD-3 il quadro cambia abbastanza. Pur essendo due magnetoplanari, la LCD-3 è molto diversa dalla HE-6. La Audeze mette in risalto la gamma media, ma la voce della cantante risulta meno naturale, mentre le spazzole perdono la loro fisicità metallica e diventano di plastica. Nell'insieme, una riproduzione comunque gradevole, ma molto meno credibile di quella proposta dalla HE-6. L'headstage risulta più compresso, sia in orizzontale che in profondità, e in generale si ha meno chiarezza e definizione.
Con la classica si ripete la stessa storia. La marcia K189 di Mozart è riprodotta in maniera eccellente dalla HE-6, e risulta molto godibile, con una bella immagine, la timbrica degli archi e dei fiati credibile, e una buona spazialità. Con questo brano la HE-6 dimostra di avere un'ottima linearità, ma soprattutto di rendere molto bene i vari passaggi dinamici, senza alcuna forma di compressione, anche a volume molto elevato. La LCD-3 mostra chiaramente di non essere fatta per la musica classica. La sua timbrica non è allo stesso livello della HE-6, soprattutto nel medio-alto, mentre il basso a volte rischia di essere troppo in avanti, artificiale. L'impressione è quella che a causare i danni maggiori siano proprio i pads in pelle scelti da Audeze, piuttosto che un difetto intrinseco del trasduttore.
Con Steve Lukather, Ever Changing Time, la LCD-3 si avvantaggia del fatto di avere una gamma acuta più indietro rispetto a quella della HE-6, per cui a volumi sostenuti risulta meno affaticante. Contrariamente a quanto si può pensare, la LCD-3 non è però una cuffia che farà felici gli amanti del rock: la sua gamma media è un po' troppo in avanti, e il basso pur essendo presente non ha poi il punch che contraddistingue altre cuffie (anche in questo la HE-6 le è superiore, già con i pads in velluto).
Una nota a riguardo del pilotaggio della LCD-3 da parte del VHF-MOS: nessun problema, si ottiene un volume molto elevato già con la manopola del volume a ore 10.
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Re: HE-6 vs. LCD-3
Mar 12 Nov 2013 - 9:19
Ho ascoltato anch'io le due ortodinamiche e in linea generale mi sento di confermare quello che ha espresso Alex.
Dal lato confort probabilmente la Audeze è più gradevole, i pad sono morbidi e anche l'archetto si adagia meglio sulla testa, dando la sensazione di grande stabilità. La HE-6 sembra sempre sul punto di scappar via e da l'impressione di maggior spigolosità dove poggia. La LCD-3 chiude molto i padiglioni auricolari, fa una sorta di sigillo, coadiuvata dall'archetto, a tutta la testa, come e anche di più di quello che fanno molte cuffie chiuse; questa caratteristica credo contribuisca a caratterizzare il risultato acustico della cuffia.
Quello che mi ha convito proprio poco nella LCD-3 è un headstage ridotto su tutte le dimensioni con gli strumenti tutti ravvicinati e questo contribuisce a rendere il risultato tutto più confuso.
Timbricamente la HE-6 mi sembra più neutra, la LCD-3 un po' calante sulle alte ma questo può dipendere anche dagli accoppiamenti con le apparecchiature e soprattutto dal mio udito non più quello di un giovincello.
Come possibilità di pilotaggio non c'è paragone, la LCD-3 si accontenta di relativa poca potenza, la HE-6 divora watt.
Come diceva il mio papà, tante teste tanti cervelli: la HE-6 l'acquisterei, la LCD3 no, ma sicuramente c'è chi la pensa diametralmente all'opposto.
Dal lato confort probabilmente la Audeze è più gradevole, i pad sono morbidi e anche l'archetto si adagia meglio sulla testa, dando la sensazione di grande stabilità. La HE-6 sembra sempre sul punto di scappar via e da l'impressione di maggior spigolosità dove poggia. La LCD-3 chiude molto i padiglioni auricolari, fa una sorta di sigillo, coadiuvata dall'archetto, a tutta la testa, come e anche di più di quello che fanno molte cuffie chiuse; questa caratteristica credo contribuisca a caratterizzare il risultato acustico della cuffia.
Quello che mi ha convito proprio poco nella LCD-3 è un headstage ridotto su tutte le dimensioni con gli strumenti tutti ravvicinati e questo contribuisce a rendere il risultato tutto più confuso.
Timbricamente la HE-6 mi sembra più neutra, la LCD-3 un po' calante sulle alte ma questo può dipendere anche dagli accoppiamenti con le apparecchiature e soprattutto dal mio udito non più quello di un giovincello.
Come possibilità di pilotaggio non c'è paragone, la LCD-3 si accontenta di relativa poca potenza, la HE-6 divora watt.
Come diceva il mio papà, tante teste tanti cervelli: la HE-6 l'acquisterei, la LCD3 no, ma sicuramente c'è chi la pensa diametralmente all'opposto.
- EdmondFragola
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Re: HE-6 vs. LCD-3
Mar 12 Nov 2013 - 13:17
Come ben dici, l'amico che mi ha fatto il resoconto d'ascolto a confronto fra LCD-2 e HE-500 mi ha detto che la LCD-2 era migliore come scena, ma scomoda e pesante.................
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Re: HE-6 vs. LCD-3
Mar 12 Nov 2013 - 14:11
È anche vero sono due altre cuffieEdmond ha scritto:Come ben dici, l'amico che mi ha fatto il resoconto d'ascolto a confronto fra LCD-2 e HE-500 mi ha detto che la LCD-2 era migliore come scena, ma scomoda e pesante.................
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Re: HE-6 vs. LCD-3
Mar 12 Nov 2013 - 14:15
Si, ma Lcd3 dovrebbe essere anche meglio.
- Biscottinopesca
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Re: HE-6 vs. LCD-3
Mar 12 Nov 2013 - 14:16
Certo che no, ho optato per la nuova Lcd X!bandAlex ha scritto:A Biscottì, non è che te sei accattato una LCD-3, eh?Biscottino ha scritto:Si, vero.
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Re: HE-6 vs. LCD-3
Mar 12 Nov 2013 - 14:22
Da quello che ho sentito, direi di no... Sicuramente la 3 è leggermente più aperta in alto rispetto alla 2, ma nel complesso la resa NON è quella di una cuffia da 1900 Euro, le cose cambiano ben poco dalla 2.Biscottino ha scritto:Si, ma Lcd3 dovrebbe essere anche meglio.
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