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Finalmente sono arrivati

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21/12/2014, 22:13
Si comincia a capire perché adoro i tubi degli anni '30?
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21/12/2014, 22:18
Pgragnani2 ha scritto:Anche da me è arrivato un marantz cd50 con il suo bel 1541A. 25 anni, 100 euro.

L'abbiamo confrontato con tutti i dac a disposizione mia e di Alex: MSB DAC 4 signature, Aqua La Voce, Schiit Gungnir, DDDAC NOS 1794. Nei prossimi giorni sarà il turno anche del PS Audio Directsream.

Lo so che non sembra possibile, ma li batte tutti. Solo l'MSB è meglio, forse.

Le prove le abbiamo fatte tutte a parità di cavi e apparecchiature e con lo switch A/B Istantaneo.

Sono ancora incredulo: 30 anni di sviluppo tecnologico e il miglior dac è ancora un ladder di fine anni 80, che se la batte con un mostro (a ladder anche lui) da 25.000 euro........


Se è vero quello che scrivi è valido per il MARANTZ CD 50 con Philips TDA1541A e meccanica Philips CDM-4/19 Composite.... 

Allora di conseguenza  il mio vecchio MARANTZ CD85 con il fantomatico Philips TDA1541A "S1" "Single Crown",e  meccanica Philips CDM-1 Mk II.....


Sarebbe il "MIGLIORE" lettore CD al mondo....;)


Vado subito a metterlo in vendita su EBAY a metà prezzo del MSB......



http://www.dutchaudioclassics.nl/marantz_cd85_cdplayer/


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Buoni ascolti "vintage"....
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22/12/2014, 00:40
mariovalvola ha scritto:Si comincia a capire perché adoro i tubi degli anni '30?
grande sorriso

grande sorriso grande sorriso

Io credo che l'audio consumer sia oramai stravolto dal digitale di bassa lega, quello a cui piano piano ci hanno abituato, con chip sempre più piccoli ed economici.

Bisogna tenere presente un fatto: l'evoluzione dei chip dac è stata mossa da motivi di economia industriale, non altro. E in quei motivi ci troviamo la necessità di diminuire - prima di tutto - i costi, ci troviamo la miniaturizzazione e la capacità produttiva: produrre milioni di chip con caratteristiche omogenee e migliori - sulla carta - di quello che c'era prima.

Questo non sarebbe stato possibile con la tecnologia multi-bit ladder R-2R su cui si basa il TDA1541, per via della selezione a cui dovevano essere sottoposti i chip (è difficile produrre reti resistive ladder molto precise). Era necessario trovare un'altra strada, ed è per questo che è stata applicata la tecnologia bitstream, quella su cui si basano i delta-sigma attuali.

Il fatto che i delta-sigma abbiano prestazioni migliori (soprattutto per quanto riguarda la linearità ai bassi livelli) non vuol dire però che siano migliori tout-court. E' lo stesso discorso che si fa con gli opamp: opamp integrati con prestazioni stellari spesso non brillano poi all'ascolto, e gli vengono preferiti opamp meno prestanti o addirittura opamp a discreti.

Fermo restando che la mia ricerca non è ancora terminata, il TDA1541 ha però dalla sua parte un certo fascino, per via del fatto che appartiene alla prima generazione dei dac consumer, quella legata allo sviluppo del compact disc, una generazione non ancora contaminata da quello che sarebbe stato, successivamente, un "progresso" dettato dalla miniaturizzazione spinta.

Dobbiamo tener presente, infine, che il vecchio CD player ai suoi tempi aveva un concorrente eccezionale: l'impianto analogico. Per sconfiggerlo, doveva combattere almeno ad armi pari, e questo i tecnici della Philips lo sapevano benissimo.

Oggi, qualunque cosa (digitale) ci si metta ad ascoltare è basata sulla tecnologia delta-sigma, dal dac contenuto nell'iFone, al lettore esoterico da migliaia di euro (a parte qualche rara eccezione). Per quanto buona possa essere tale tecnologia, se vi fossero dei limiti - rilevabili all'ascolto - essi sarebbero difficili da individuare, in quanto è - di fatto - l'unica tecnologia in essere. L'analogico è stato da quasi tutti dimenticato, così come il lettore di compact disc puro, sostituito da lettori più moderni (con dac delta-sigma) in grado di riprodurre una moltitudine di supporti diversi.

Diciamo che, per scrollarsi di dosso qualche dubbio, una possibilità è quella di rispolverare le vecchie tecnologie, ascoltare e confrontare. E' quello che stiamo facendo, senza la pretesa di tirare fuori la verità assoluta (quella insindacabile che potete trovare da altre parti), ma con semplice spirito di curiosità e di avventura. wink
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22/12/2014, 00:47
NEMO ha scritto:Se è vero quello che scrivi è valido per il MARANTZ CD 50 con Philips TDA1541A e meccanica Philips CDM-4/19 Composite.... 

Bentornato.   wink

Il CD40, CD50, CD60, CD80, Grundig CD8400, etc. etc. etc... erano tutti basati sullo stesso schema elettrico.

Allora di conseguenza  il mio vecchio MARANTZ CD85 con il fantomatico Philips TDA1541A "S1" "Single Crown",e  meccanica Philips CDM-1 Mk II.....


Sarebbe il "MIGLIORE" lettore CD al mondo....;)

Restringendo il campo ai lettori CD con TDA1541, potrebbe anche essere.

Vado subito a metterlo in vendita su EBAY a metà prezzo del MSB......

Buona fortuna. grande sorriso
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22/12/2014, 08:53
Ciao Stefano (Nemo). Bentornato, spero.

Non ci siamo più visti da quando Marillion ha bannato molti di noi da VHF (poverino). 

In questi mesi sarebbe stato molto utile confrontarsi anche con te, con la tua esperienza e con le tue provocazioni, e con le tue numerose apparecchiature, ma non è stato possibile. Gli apparecchi li abbiamo comprati o ce li siamo fatti prestare. Tuttavia, le danze sono appena cominciate, e ci sono pure le vacanze di natale. Pertanto, partecipa anche tu agli ascolti, così potremo approfondire meglio.

Tornando al punto, voglio dire che io ero, e sono, scettico; io penso che la tecnologia migliori costantemente, che il cd sia scomodo, che 44.1/16 sia troppo limitato,ecc., ecc., ma purtroppo la realtà di ore e ore di ascolti e di confronti è che, alla fine, riluttante, se posso scegliere, tendo a preferire il 1541.

I dac moderni hanno più dettaglio, più risoluzione, più dinamica, naturalmente, ma i ladder sono piacevoli, senza cedere nulla della necessaria linearità. È come se i suoni fossero più reali, meno digitali, è difficile dire, ma lo sai.

Comunque, è il nostro gioco, e sei invitato a partecipare.
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22/12/2014, 14:49
bandAlex ha scritto:


Sarebbe il "MIGLIORE" lettore CD al mondo....;)

Restringendo il campo ai lettori CD con TDA1541, potrebbe anche essere.

Quanto sotto riportato lo avete scritto voi seguito vostre prove dirette a confronto diretto.

Adesso "restringete" la qualità audio del MARANTZ CD85, ai "SOLI LETTORI CD CON TDA1541!

Perdonatemi ma dallo scrivereche il MARANTZ CD50 se la batte con il MSB DAC4, che conosco e ho ascoltato in redazione e anche in altre manifestazioni Audio, quindi di cui conosco il reale potenziale.

E adesso scrivere che il mio MARANTZ CD85 avendo una meccanica e un CHIP "superiori" rispetto al MARANTZ CD50, "POTREBBE" essere il migliore dei "soli " CD con chip CHIP TDA1541, ma non il migliore in assoluto! Non mi quadra e mi fa venire qualche dubbio su quello che realmente affermate e scrivete....




Per la legge "TRANSITIVA" se il "MARANTZ CD50 per voi: "SE LA BATTE" con un sistema digitale come il MSB DAC 4 signature. Allora il MARANTZ CD85 essendogli "SULLA CARTA" superiore, se la batterebbe alla "PARI"!


Senza considerare il fatto non trascurabile che il MARANTZ CD85 non è il cd che "suona meglio" con chip TDA1541....


Ma ci sono ad esempio il MARANTZ CD94 e il MERIDIAN 207 PRO che possiedo entrambe, su cui si dovrebbe discutere...


E secondo voi questi ultimi dove dovrebbero posizionarsi rispetto a MSB DAC 4 signature,  Aqua La Voce, Schiit Gungnir???


Quindi cortesemente "Illuminateci" su quali siano i "reali" risultati di questa prova a confronto! 


Sinceramente a mio modesto parere "POCO CHIARI".....




"Pgragnani2:

Anche da me è arrivato un marantz cd50 con il suo bel 1541A. 25 anni, 100 euro.

L'abbiamo confrontato con tutti i dac a disposizione mia e di Alex: MSB DAC 4 signature, Aqua La Voce, Schiit Gungnir, DDDAC NOS 1794. Nei prossimi giorni sarà il turno anche del PS Audio Directsream.

Lo so che non sembra possibile, ma li batte tutti. Solo l'MSB è meglio, FORSE.

Le prove le abbiamo fatte tutte a parità di cavi e apparecchiature e con lo switch A/B Istantaneo.

Sono ancora incredulo: 30 anni di sviluppo tecnologico e il miglior dac è ancora un ladder di fine anni 80, che se la batte con un mostro (a ladder anche lui) da 25.000 euro........"


Buoni ascolti "vintage"...
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22/12/2014, 14:56
Pgragnani2 ha scritto:
In questi mesi sarebbe stato molto utile confrontarsi anche con te, con la tua esperienza e con le tue provocazioni, e con le tue numerose apparecchiature, ma non è stato possibile. 

Davvero..???

Il mio telefono lo avete, non l'ho mai cambiato.....

Ad oggi non ho mai ricevuto una vostra telefonata o un invito tramite SMS....

Quindi....
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22/12/2014, 15:08
Stefano, vedo che la frequentazione di altri lidi ti sta cominciando a condizionare.

Ti confermo tutto ciò che ho scritto, frutto di mesi di prove e di ascolti attenti, meno attenti, rilassati, in batteria, eccetera.

La sostanza è che, secondo me, i dac moderni, pur molto performanti, tendono ad essere affaticanti e meno musicali (in senso olistico) dei vecchi dac a ladder (1541, 1704, ecc). Tra i vari dac moderni che mantengono la musicalità e anche la precisione solo l'MSB sembra tenere il passo.

Durante questa ricerca, abbiamo acquistato un pò di lettori con questi DAc (MARANTZCD40, CD50, CD80, Sony 337 e abbiamo (alex) realizzato un DAC NOS dal 1794 che prometteva sfracelli. Fin'ora il 1541 sembra essere il preferito.

La ricerca continua, finalizzata all'individuazione del "DAC del Giardino", ma intanto da tutti questi ascolti è rinato l'amore per il 1541.

Ora, se la vuoi piantare di polemizzare, Io (e anche altri giardinieri) saremmo contenti che tu tornassi a partecipare attivamente.
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22/12/2014, 16:08
NEMO ha scritto:
bandAlex ha scritto:


Sarebbe il "MIGLIORE" lettore CD al mondo....;)

Restringendo il campo ai lettori CD con TDA1541, potrebbe anche essere.

Quanto sotto riportato lo avete scritto voi seguito vostre prove dirette a confronto diretto.

Adesso "restringete" la qualità audio del MARANTZ CD85, ai "SOLI LETTORI CD CON TDA1541!

Sei tu ad aver scritto "MIGLIORE lettore CD al mondo", nessuno ha mai usato questa espressione prima di te in questo thread. Io ho risposto solo alla tua supposizione, che era relativa ai lettori CD, non ho ristretto alcunchè. In genere non uso mai affermazioni così assolute (come "migliore del mondo") e se qualcuno le usa, come hai fatto tu, tendo a pensare che sia uno scherzo. Forse il tuo tono, che ho male interpretato come ironico, non era ironico affatto e allora non ho capito dove vuoi andare a parare, oppure ho capito ed è meglio che sorvolo.   grande sorriso

Perdonatemi ma dallo scrivereche il MARANTZ CD50 se la batte con il MSB DAC4, che conosco e ho ascoltato in redazione e anche in altre manifestazioni Audio, quindi di cui conosco il reale potenziale.

Poichè si tratta di ascolti e non di misurazioni, non vedo cosa ci sia di così eclatante nel constatare/percepire che due apparecchi, anche di livello molto differente tra loro, possano sembrare simili. Nessuno mette in dubbio la tua esperienza, ma non credo che tu abbia mai fatto un confronto diretto tra un lettore con TDA1541 e l'MSB (o qualunque altro dac attuale). Se invece l'hai fatto, ti invito a parlarne con pacatezza, senza proclami e soprattutto senza accendere polemiche inutili.

E adesso scrivere che il mio MARANTZ CD85 avendo una meccanica e un CHIP "superiori" rispetto al MARANTZ CD50, "POTREBBE" essere il migliore dei "soli " CD con chip CHIP TDA1541, ma non il migliore in assoluto! Non mi quadra e mi fa venire qualche dubbio su quello che realmente affermate e scrivete....

Il tuo Marantz CD85 differisce poco, elettricamente parlando, da un CD50 o 60. Tutti questi lettori appartengono alla stessa famiglia dei 4x oversampling, basati tutti sulla stessa architettura con demodulatore SAA7210, filtro digitale SAA7220 e dac TDA1541.

Forse non è chiaro il senso di questa serie di confronti, ma lo scopo non è quello di eleggere il miglior dac o il miglior lettore cd al mondo. Lo scopo è quello di confrontare due tecnologie: multi-bit/ladder e bitstream/delta-sigma. E questo tenendo presente che si tratta di un campo minato, che entrano in gioco diverse variabili che vanno tenute in considerazione durante il confronto. Ad esempio, visto che il cd non va oltre i 44.1 KHz, il confronto va fatto utilizzando solo file campionati in origine a 44.1 KHz. Possibilmente estratti dallo stesso cd originale.

In realtà abbiamo anche fatto dei test di ascolto con brani a risoluzione superiore (previo passaggio a 44.1 KHz), ma di questo parleremo in un thread apposito dove affronteremo in maniera più approfondita questo argomento.
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22/12/2014, 18:47
State facendo un ottimo lavoro approfondendo l'argomento dac, special cool e su molte cose che dite, compreso il discorso sul fascino sonico che queste macchine d'altri tempi forniscono,confermo che  è magnetico e molto lontano dall'idea di suono digitale che mi davano altre macchine.

Io da parte mia, posso dire che sono anni che non mi smuovo dal BB1704, prima col vecchio Digicode 2.24, e ora col nuovo Digicode s192, questo per intenderci:

http://www.lector-audio.it/products/s192.htm

Attendo vostri preziosi sviluppi.... smokeing
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23/12/2014, 06:45
Non v'è dubbio che il Marantz CD-80 suoni davvero bene....... Non so se meglio dei DAC moderni, ma sicuramente molto bene...
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23/12/2014, 10:35
Biscottino ha scritto:State facendo un ottimo lavoro approfondendo l'argomento dac, special cool e su molte cose che dite, compreso il discorso sul fascino sonico che queste macchine d'altri tempi forniscono,confermo che  è magnetico e molto lontano dall'idea di suono digitale che mi davano altre macchine.

Grazie Salvatore, ma c'è ancora molto da fare, siamo solo all'inizio.

Io da parte mia, posso dire che sono anni che non mi smuovo dal BB1704, prima col vecchio Digicode 2.24, e ora col nuovo Digicode s192, questo per intenderci: http://www.lector-audio.it/products/s192.htm

Il PCM1704 è molto interessante, e infatti è in lista per approfondimenti successivi. Ora ho l'occasione di ascoltarlo con calma, avendo a casa La Voce di Aqua, e le prime impressioni sono ottime. Il Digicode è una macchina eccezionale, le implementazioni dello stadio di uscita sono fondamentali per il risultato sonoro: lo stadio di uscita è la cosa che contraddistingue due dac con lo stesso chip di conversione.

Comunque, la cosa certa è che il TDA1541 ha qualcosa di particolare, soprattutto in gamma media, che lo rende molto appetibile. Ora è da capire perchè, anche se un'idea me la sono fatta, mi resta solo da sperimentare con i chip che mi sono arrivati per avere delle conferme. Spero di poterlo fare presto, ma ora ho qualche AF-6 da assemblare che ha la precedenza...
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23/12/2014, 12:01
Allora buon lavoro, poi ci sentiamo per gli Auguri di Natale!!! cool
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24/12/2014, 10:22
Nel frattempo, se puo' servire, qui c'e' un elenco di lettori cd/dac con il convertitore utilizzato.

--


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31/1/2015, 19:40
Salve a tutti.
Stavo cercando un cd player economico (intorno ai 100 euri max) con tea 1541a, da utilizzare al momento as is per poi implementare magari modifiche del tipo ZO oppure uno stadio di uscita a valvole.
Sapreste consigliarmi qualcosa di valido?
Stavo pensando ad un rotel 955, vista la notevole quantità di spazio all'interno, ma purtroppo sul web non ho trovato nulla.
Consigli? Il Marantz CD50 come lo trovate? A che prezzi si trova?
Saluti e grazie in anticipo per i vostri feedback.
Francesco
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31/1/2015, 20:46
Eccomi. grande sorriso

Prima di intraprendere la strada della sperimentazione con il TDA1541 ho cercato di informarmi il più possibile, sui vari forum specializzati (tra i quali il migliore per queste cose è senz'altro DIYAUDIO.COM).

Un'altra fonte di informazioni molto valida è quella di www.lampizator.eu, ovvero colui che mette le valvole dappertutto, anche nei frullatori. I lettori con TDA1541 li ha praticamente modificati tutti, e tra le varie modifiche c'è non solo quella dello stadio di uscita (che lui implementa con le valvole, appunto) ma anche quella NOS, ovvero quella che serve ad escludere il filtro digitale da queste macchine.

Come piattaforma ideale di sperimentazione (e anche di gioco, perchè no) si possono considerare le macchine Philips e Marantz come le migliori, in quanto seguono lo standard di quegli anni che prevedeva demodulatore TDA7310/7320, filtro digitale SAA7220 e convertitore TDA1541.

Seguono le macchine Sony, che però da un certo punto in poi hanno cominciato a differenziarsi rispetto alle Philips, impiegando un chip diverso per il filtro e soluzioni meno standard.

Comunque, di qualunque lettore degli anni '80 e primi anni '90 oggi si sa praticamente tutto, compreso lo schema elettrico e istruzioni precise di qualcuno che lo ha modificato.

Al momento, ho messo le mani sul Marantz CD40, il Sony CDP-337ESD, e ho un Marantz CD80 ancora allo stato originale che attende eventuali modifiche.

Se vuoi spendere poco e avere una macchina che ti permette qualunque tipo di modifica e tanto spazio all'interno, ti consiglio il Marantz CD50 perchè, pur essendo in tutto e per tutto un CD40, è costruito meglio ed è più bello esteticamente. Ci sono macchine senz'altro più raffinate, però rischi di spendere molto di più, e più spendi in questa fase, e più scrupoli ti verranno dopo a metterci le mani sopra.

Tra l'altro, il CD40/50 suona molto bene sin dall'inizio, ed elettricamente è quasi identico al CD80. La differenza sostanziale è nel cabinet, e in un paio di raffinatezze circuitali che però non sono così determinanti dal punto di vista sonoro.

Se hai altre domande o dubbi, sono a tua disposizione.

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31/1/2015, 22:23
Grazie mille Alex,
sei stato illuminante, non fosse altro per aver tirato in ballo anche le macchine sony, che al momento non avevo considerato.
Proverò a cercare quindi anche marantz CD50, oltre al rotel.
Ho dato un'occhiata ai sony ed ho visto che il 337 ma anche il 227 hanno un paio di tda, anziché solo uno.
Volevo chiederti se dal punto di vista sonico può valer la pena avere un paio di convertitori anziché uno. Mi viene in mente il marantz cd94, nella sua prima e seconda versione. Non vi era un giudizio unanime, ma una spartizione al 50% tra chi preferiva la prima e chi la seconda.

Ti chiedo inoltre una tua valutazione sulle meccaniche. Sono entrambe facili da riparare le philips e le sony? Comprare una 227 porta al rischio di non poterla più riparare per mancanza di ricambi?

Ultima domanda, ma qui puoi far valere il segreto professionale:D:

Che tipo di modifiche hai provato?

Saluti e grazie mille per le info
bandAlex
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1/2/2015, 14:18
I Sony di quel periodo erano macchine ben costruite, superiori senz'altro alla controparte Marantz/Philips. Potevano vantare un layout del circuito stampato migliore, e per quanto riguarda i top di gamma (ad esempio il 337) una meccanica CD che forse è la migliore mai costruita, la KSS190A. Avendo il 337, ho potuto appurare da vicino quanto sia avanzata tale meccanica, ben superiore alla rinomata (e di per se' già eccezionale) CDM1 della Philips (che si trova nel CD80 di Marantz, tra gli altri).

Ma il CDP337ESD è un apparecchio costoso, e ora difficilmente si trova a meno di 400 Euro, a seconda dello stato d'uso può persino arrivare a 600. Molto più abbordabile il CDP227, che su ebay puoi trovare intorno ai 230 Euro (dai soliti tedeschi). La meccanica è la più economica - ma sempre ottima - KSS151A, che ha però il vantaggio di essere più diffusa e quindi più facilmente sostituibile in caso di guasto.

Il problema è la cifra da investire. Finchè si tratta di 100 Euro, ci si può anche permettere di correre il rischio, ma per cifre superiori si deve partire da un presupposto diverso, quello di avere la ragionevole certezza che la macchina che arriverà sia davvero in buono stato e che soprattutto la meccanica - e il laser - non siano talmente usurati da rendere del tutto inutile l'acquisto. Tenendo conto che si tratta di apparecchi con alle spalle 30 anni, la fregatura è altamente probabile - a meno che l'apparecchio non sia stato messo in cantina e conservato come una reliquia.

Qualche giorno fa, su ebay c'era un italiano che vendeva un CDP337ESD - a suo dire - quasi nuovo, con pochissime ore di utilizzo. Dalle foto messe, sembrava davvero nuovo, bello lucido e senza un graffio. Ma pretendeva 700 Euro (poi abbassati a 600). Ora l'inserzione è stata tolta, per cui presumo l'abbia venduto. Ecco, per chi ha davvero molti CD e ha l'intenzione di utilizzare una macchina TOP esclusivamente dedicata a questo, con una meccanica indistruttibile e che ora ci possiamo solo sognare, queste sono le occasioni da non perdere.

Dal punto di vista sonoro, io che ho sia il CD80 che il 337, posso dire che le due macchine - pur avendo un'impronta sonora leggermente diversa - sostanzialmente si equivalgono. Personalmente, dal punto di vista estetico preferisco il Sony, più concreto e compatto. Tieni presente che il CD337 pesa quanto - se non di più - del CD80, ma quest'ultimo deve il suo peso più alle aggiunte cosmetiche (le fiancatine di metallo, ad esempio) che ad aspetti concreti (come il telaio del 337 e la sua meccanica).

Insomma, bisogna distinguere tre moventi che possono spingere all'acquisto di un prodotto vecchio di 30 anni:

- collezionismo

- interesse particolare per una tecnologia ormai non più sul mercato

- sperimentazione

Il primo aspetto presume la ricerca di una macchina il più possibile perfetta, senza modifiche, possibilmente usata poco. In tal caso il massimo ovviamente sarebbe trovare una macchina NOS (new old stock), ancora imballata, ma essendo questo praticamente impossibile il massimo che si può valutare è il prodotto usato poco e privo di segni di utilizzo, e per questo si è disposti a pagare di più.

Il secondo aspetto è simile al primo, ma si è disposti ad accettare un compromesso sulla stato d'uso, magari mettendo in preventivo un possibile intervento di restauro o riparazione. In tal caso, diventa importante informarsi prima sulla reperibilità di eventuali parti da sostituire (nel caso dei lettori CD si tratta della meccanica o del laser che tendono a deteriorarsi con l'uso).

Il terzo aspetto è molto più semplice, ed è quello con il più ampio margine di manovra. Si cerca comunque un lettore in buono stato, ma si parte già con l'idea di metterci le mani dentro, anche per eventuali modifiche migliorative. In questo caso bisogna cercare un lettore che abbia avuto in passato un'ampia diffusione, in modo che sia facile sostituire qualche pezzo. L'esempio del CD40/50 è in linea con questo. La meccanica è una CDM4, molto diffusa e di facile sostituzione. Altro fatto da tenere in considerazione è che i lettori Philips sono sostanzialmente uguali a quelli Marantz, ma si trovano a un prezzo inferiore, e quindi spesso convengono di più i Philips. Inoltre: se si vuole modificare qualcosa, è meglio preferire il prodotto più standard e con meno orpelli al seguito, quindi bisognerebbe evitare le macchine "hi-end" di marchi secondari che ora possono sembrare convenienti: dentro ci trovate la solita roba (TDA7320 - SAA7220 - TDA1541) ma anche l'estro del progettista che pur di distinguersi si è inventato chissà cosa. Oltretutto, questi prodotti secondari - tranne rare eccezioni - sono meno documentati degli altri, per cui applicare delle modifiche è più difficile.

Un'altra cosa da tenere in considerazione è che in quel periodo furono prodotti decine e decine di modelli tutti sostanzialmente simili tra loro, basati sulla stessa architettura (oggi si dice basati sullo stesso "chipset"), sia da Philips, sia da Marantz che da Sony. Quindi, una volta individuato un modello su ebay che sembra interessare, la prima cosa da fare è scaricarsi il service manual - che per questi modelli si trova sempre, basta cercare con google - e controllare lo schema elettrico. La parte più importante da verificare - e quella su cui più probabilmente metteremo le mani - è lo stadio di uscita, e poi il chip utilizzato come filtro digitale, di solito l'SAA7220. Scrutare lo schema elettrico serve a capire se abbiamo di fronte un lettore standard, facilmente modificabile, o se sono presenti circuiti strani, o peggio componenti custom di cui non si capirà mai la funzione, e che è meglio evitare.

Ed ora veniamo agli aspetti strettamente tecnici.

Mettere le mani su un CD40/50/60 è estremamente semplice così come applicare eventuali modifiche. All'interno c'è un sacco di spazio a disposizione e tutta l'elettronica è su un'unica pcb. Il cablaggio è ridotto al minimo, l'unico lato negativo per chi vuole metterci le mani è che il trasformatore di alimentazione è saldato sulla pcb, e questo è fastidioso quando si tratta di intervenire, con quel peso attaccato allo stampato.

Il percorso a grandi linee del segnale digitale e audio è il seguente:

MECCANICA -> DECODIFICATORE SAA7310/7320 -> FILTRO DIGITALE SAA7220 -> DAC TDA1541 -> STADIO DI USCITA

I punti su cui si interviene di solito sono il bypass del filtro digitale (per la modifica NOS, no over sampling) e lo stadio di uscita. Poi c'è chi modifica le alimentazioni e altre cosette, ma per il momento fermiamoci qui, anche perchè si tratta di vedere in ambito generale cosa si può fare, non stiamo trattando una macchina specifica.

(segue: stadio di uscita)
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1/2/2015, 20:04
Ho comprato un mese fa il CD50 all'apparenza, e anche all'interno, nuovo ma, dopo pochi giorni, ha evidenziato lievi problemi di meccanica che all'inizio non c'erano. L'ho portato al centro assistenza Videotest  di Roma dove l'hanno controllato e riscontrato che il laser era esaurito e, nonostante le tarature, non rientrava più nei parametri. Mi hanno rimediato un'altra meccanica CDM 4/19 completa ( sostituire solo il laser è un casino perché poi va ritarato tutto) e con 50 euro (più 80 del costo del cd50) ora è praticamente nuovo. Ormai il mio Meridian 506 non lo uso più.


Ultima modifica di Pgragnani2 il 1/2/2015, 21:08 - modificato 1 volta.
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1/2/2015, 20:54
Ma lo hai modificato? Hai tolto il filtro digitale?
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1/2/2015, 21:07
password ha scritto:Ma lo hai modificato? Hai tolto il filtro digitale?
Ci avevo pensato, poi abbiamo fatto delle prove a/b tra il dddac nos e il cd40 modificato NOS e l'olandese, per me era migliore su tutti i parametri, oltre a essere più versatile. Inoltre, nelle prossime settimane, probabilmente, aggiungeremo 2 schede dac al DDDAC e questo dovrebbe contribuire a migliorare ulteriormente la coerenza e la nettezza delle risposta.
Quindi, mi sono tenuto il CD50 stock, anche perché le differenze con il NOS ci sono ma sono minime. Fa di più lo stadio d'uscita. Su quello, invece, penso di lavorare un po', insieme ad Alex........

Ad ogni modo, superato un certo livello, le differenze sono minime. Arrivati a questo punto, il livello è quello dei DAC da 3-4- 5000 euro. Solo l'MSB continua ad essere il riferimento, ma siamo davvero molto ma molto vicini anche se la coerenza, soprattutto dei bassi, è ancora di livello superiore.
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2/2/2015, 21:55
L'intervento di Pierpaolo mi spinge ad aprire una parentesi, prima di proseguire con lo schema elettrico del CD40.

Il mio interesse per la "vecchia" tecnologia di conversione multibit nasce dalla lettura su internet di tanti post di appassionati relativi ai vecchi lettori cd degli anni '80. Vagando sul solito diyaudio.com, quello americano, nella sezione dedicata alle sorgenti digitali si trova un po' di tutto, ma quello che mi colpì a suo tempo fu la quantità abnorme di post dedicati al TDA1541 e ad altri chip dac ora ritenuti obsoleti.

Mi domandavo come fosse possibile che così tanti appassionati autocostruttori riservassero le loro attenzioni ad un chip vetusto come il Philips, quando gli attuali chip in produzione e quindi più semplici da trovare - e pure meno costosi - promettono prestazioni superiori e circuiti più semplici.

Già l'economico PCM1793 della Burr Brown, per soli 5 Euro, sovrasta per linearità e rumore il ben più costoso TDA1541, e quindi mi domandavo: che cosa sta succedendo?

Una parziale - e fragorosa - risposta me la diede l'MSB Platinum IV, che al primo ascolto fece vacillare tutta una serie di mie certezze stratificate negli anni. Il Platinum è un dac ladder (ovvero multibit), e per quanto l'eccezionalità della macchina avrebbe dovuto farmi riflettere (parliamo di un ladder a discreti, con componentistica no-compromise), quell'ascolto scatenò in me la voglia irrefrenabile di riascoltare un multibit dal costo più umano.

Non era cosa facile soddisfare tale bisogno, visto che in casa tutto ciò che avevo di digitale era in tecnologia monobit delta-sigma. Quindi mi venne l'idea di raccattare su ebay un lettore cd d'annata, e fu così che il CD40 arrivò tra le mie mani.

Le certezze stratificate a cui accennavo consistevano più o meno nelle seguenti convinzioni: 1) tra un dac e l'altro è difficile ascoltare grosse differenze e 2) il multibit è roba ormai superata. La prima convinzione è crollata, come ho detto, con l'ascolto del Platinum. La seconda, pure. Con l'aggravante che quello che ascoltavo con il Platinum usciva fuori da una rete ladder a discreti che per precisione non poteva di certo competere con quella integrata in un chip. O almeno, non avrebbe potuto competere. O non avrebbe dovuto? Vabbè, non importa.

In realtà, prima ancora che arrivasse il CD40, avevo già preso da ebay un lotto di TDA1541, tanto per non farmi scappare l'occasione. Nonostante ciò, le aspettative a riguardo di un lettore medievale come il CD40 non erano molto alte. Mi aspettavo una prestazione mediamente onesta, con qualche pecca rilevabile all'ascolto, data l'età. Mi aspettavo di doverci mettere le mani pesantemente prima di sentirlo suonare bene.

E invece è successo l'impensabile. E' successo che il CD40 suonava già bene così come mamma l'aveva fatto. Talmente bene che al confronto con gli attualissimi e fighissimi delta-sigma non è che ci fosse poi tutta 'sta gran differenza. Anzi, il CD40 per certi aspetti mi piaceva di più.

Ora, la cosa importante qui non è tanto capire se il CD40 suonasse meglio o peggio, quanto il fatto che un lettore cd del 1985 - ovvero progettato più di 30 anni fa - fosse confrontabile con il meglio dei delta-sigma attuali, come ad esempio il PCM1794. Questo lascia presagire una cosa ancora più importante: nel momento in cui il TDA1541 fosse impiegato in un circuito all'altezza, con uno stadio di uscita di adeguato livello, come andrebbe a finire lo stesso confronto?

E' una domanda stimolante, che diventerà ancora più pressante quando vedremo come è stato implementato lo stadio di uscita nel CD40...
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2/2/2015, 22:06
Molto interessante.
Per quel poco che ti conosco immagino che lo stadio di uscita sia a tecnologia diversa rispetto lampizator.
fisch

P.S. La ricerca continua senza frutti….
Se adocchiate un marantz o un rotel fate un fischio.
Ad oggi ho beccato solo un cd80 a 350 euro ed un 337 a 425 euro.
Sono fuori dal mio budget purtroppo.
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2/2/2015, 22:17
agenzia.tormenti ha scritto:Molto interessante.
Per quel poco che ti conosco immagino che lo stadio di uscita sia a tecnologia diversa rispetto lampizator.
fisch

Esattamente...

P.S. La ricerca continua senza frutti….
Se adocchiate un marantz o un rotel fate un fischio.
Ad oggi ho beccato solo un cd80 a 350 euro ed un 337 a 425 euro.
Sono fuori dal mio budget purtroppo.

Incredibile, due mesi fa c'erano un sacco di offerte, CD40, 50, 60, etc. a prezzi abbordabili. Se vedo un'offerta interessante te lo faccio sapere.


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2/2/2015, 23:29
Questa è la parte relativa alla sezione analogica del CD40:

Finalmente sono arrivati - Pagina 2 Cattur21

Lo schema è identico anche per CD50 e CD60.

Alla sinistra si vede il chip dac TDA1541 (rappresentato da un rettangolo con all'interno la scritta "DAC"), mentre  proseguendo a destra si incontra un operazionale, un NE5532. Il 5532 è un circuito integrato a 8 piedini, e all'interno contiene 2 amplificatori operazionali. Nello schema si vedono due triangoli per canale, indicati con 6536A e 6536B. Quindi ciascun canale è servito da un unico circuito integrato.

Il TDA1541 esce in corrente (ovvero le variazioni del segnale audio sono rappresentate da variazioni di corrente).

La prima metà dell'NE5532 si occupa della conversione I/V. Il segnale dal piedino 6 del dac va a finire direttamente all'ingresso invertente dell'operazionale, che lo trasforma in tensione, e poi prosegue nel secondo operazionale, che implementa un filtro passa-basso Butterworth del secondo ordine, con il punto a -3 dB intorno ai 44 KHz. In verità, c'è la presenza dell'induttore 5503 da 470 uH che complica un po' le cose, ma questo ora non è importante.

Proseguendo, il segnale incontra un bel condensatore elettrolitico non polarizzato da 100 uF, che serve a bloccare la componente continua, poi due resistenze da 100 ohm con altrettanti interruttori a stato solido con la funzione di muting (i transistor 6544 e 6545) e finalmente arriva alle uscite RCA.

Il fet sul circuito di feedback del primo operazionale (stadio I/V) fa da interruttore: quando al suo gate arriva una tensione positiva il fet entra in conduzione e aggiunge al feedback la rete RC di de-enfasi composta dalla resistenza da 82 ohm, i condensatori da 5.6 nF e 18 nF. Alcuni CD sono registrati con una curva di pre-equalizzazione che esalta gli acuti, in tal caso il chip di decodifica se ne accorge e attiva il fet, in modo da applicare una curva esattamente contraria in fase di riproduzione.
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2/2/2015, 23:45
@agenzia.tormenti:

http://www.subito.it/audio-video/marantz-cd40-roma-110581733.htm?last=1

http://www.subito.it/audio-video/lettore-marantz-cd65-ii-novara-111777562.htm
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