Cd player vs file player

Questa sera ho fatto una prova.
Ho confrontato il player vs player+dac ext vs player digitale + dac.

L'impianto non variabile: cuffie hifiman HE-500 - schiit LYR con Mullard CV2493 - cavi segnale wireworld. Il DAC esterno è uno Schiit Bifrost Uber. Tutte le connessioni digitali sono state effettuate in coassiale con cavo wireworld.

Ovviamente ho ascoltato gli stessi cd vs il file Aiff rippato da loro. Il player digitale è un ipod classic 160 da cui viene estratto il flusso digitale bitperfect via la basetta Pure i-20. Il cd player è un vecchio Meridian 506/16.

Allora, i risultati: intanto non sono immediati e bisogna impegnarsi un pò per ascoltare le differenze; comunque provo a dire. Tra il meridian usato come trasporto e il file da ipod entrambi attraverso il dac le differenze, per me erano quasi inudibili e più legate alle microdifferenze di volume di ascolto che alla resa reale. 
Invece dal confronto tra il Meridian e il file via dac la situazione è complessa perchè abbiamo due tipi diversi di suono: il meridian tranquillo, musicale, morbido, ma alla fine un pò noioso e il file via dac più frizzante, dinamico, pronto ed entusiasmante.

Alla fine, ho rimesso il Meridian al suo posto nell'impianto grande. Le cuffie le ascolterò con il file player e non ci penserò più; è più comodo, divertente e pratico e la qualitá, per me, è anche migliore.

Molto interessante, Pierpaolo. Per quello che ho potuto constatare anche io, facendo le tue stesse prove (ma con altri lettori cd e altri dac), il risultato è lo stesso: player software + dac usb = suono più "dinamico" e veloce, più "frizzante" (il termine da te usato è perfetto). Preferisco di gran lunga questo a quello del classico lettore cd.

Ciao Alex, infatti se non sbaglio, la maggior parte delle prove della HE-6 a Pescara le abbiamo fatte con i files, nonostante gli ottimi cd player a disposizione.
Questa cosa mi rincuora molto perché temevo invece che dopo la prova niente sarebbe stato più lo stesso e che sarei stato condannato alla scomodità dei cd per avere una qualità accettabile.
Nei prossimi giorni ho intenzione di fare la stessa prova con l'impianto grande e con quello near field: voglio vedere se la spazialità e l'aria confermano l'esperienza in cuffia o no.
Peraltro nella tua risposta c'è un punto interessante: le tue prove erano con l'USB. Ma con un convertitore USB/COASSIALE (tipo Hiface) o diretto, e in questo caso, asincrono o no?
Te lo chiedo perche nella mia esperienza, con il DAC Burson è mille volte meglio la conversione (io uso l'Hiface Two), mentre con il Bifrost (che è asincrono) non riesco a cogliere differenze.

A proposito, senza nessuna intenzione di sollecito ma solo per curiosità, come vanno i....lavori?

L'assemblaggio procede ok... ho scritto qualcosa nell'altro thread. Non pensavo di scontrarmi con un problema banale come la scarsa disponibilità di alcuni componenti, come ad esempio il toroidale di alimentazione, questo è uno dei motivi che hanno rallentato i lavori.

Ho risposto di là.

Pgragnani2 ha scritto:Peraltro nella tua risposta c'è un punto interessante: le tue prove erano con l'USB. Ma con un convertitore USB/COASSIALE (tipo Hiface) o diretto, e in questo caso, asincrono o no?

Con ogni tipo di interfacciamento, il risultato era sempre lo stesso: sia con l'AQVOX (asincrona), sia con il Peridot (adattiva), sia usando l'SPDIF, la riproduzione con il computer era quella che mi piaceva di più.

Ciao a tutti,

vi segnalo la mia esperienza facendo questo confronto:

CD Audiolab 8200
vs.
MPD linux e ingresso USB del dac dell'8200
vs.
Squeezebox 3 come streamer + ingresso Coax del dac dell'8200.

Stesso Cd rippato con EAC

Considerando che il dac è uguale per tutti, le variabili sono interessanti e le preferenze sono nell'ordine citato.
Perdente è la SB3 probabilmente causa la sua anzianità e le limitazioni che un progetto di 7 anni può avere nel settore del digitale.
Risultato percepibile: meno dinamica, meno dettagli, suono più moscio.
Molto meglio l'uscita USB del Pc, dove le differenze con il CD sono veramente minime.
A favore del CD gioca un fronte sonoro più aperto ed un suono leggermente più frizzante.

Dal punto di vista teorico ci sarebbero tutti i presupposti per pensare al contrario.
La presenza del lettore cd, come organo meccanico che opera la lettura di un supporto fisico propende ad una sommatoria di possibili errori, compensati dai vari filtri, ma sempre di errori si tratta.
Invece nella pratica il CD suona leggggggermente diverso, e credo che questo risultato sia dovuto all'ottimizzazione della macchina verso il player interno che difatto riduce il problema degli interfacciamenti e dei cavi.

P.S. una delle difficoltà che riscontro quando faccio questo tipo di prove è la normalizzazione del volume. Purtroppo si tende a preferire il suono dal volume più alto.

Credo che il confronto dipenda in maniera assai importante dalla qualità dell'estrazione digitale della meccanica... Lunghe, lunghissime esperienze mi portano a dire che certe meccaniche (le vecchie Marantz/Philips, le VRDS di Teac e le Pioneer di alto livello, ad esempio) comportano, a parità di DAC, una qualità superiore a quella del PC interfacciato con il DAC, soprattutto via USB.

Diversa è la questione se confronto con un PC dotato di una scheda "d lusso" on board (E-MU, Asus, ecc.), collegata via SPDIF con il DAC...

la mia meccanics Lector si difende ancora molto molto bene, almeno contro un Sony Vaio, pennetta 1a serie e cavo usb Atlas, la preferisco.