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alessandro1
Golden Ears
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210215
La mia avventura tra le cuffie, mini recensioni di:

HD800, HD650, X1, HE6, LCD2.2, T1, DT880, DT770, DT990, T50RP, K701, SRH940


Dato che mi è venuta voglia di acquistare una cuffia che non si sa ancora quando uscirà, e nemmeno il suo costo, ho capito che è ora di disintossicarmi dalle frequentazioni forensi.

Però, prima di prendermi questa pausa, vorrei condividere queste impressioni sulle cuffie che hanno contribuito a svuotare il mio portafogli nel recente passato.
Sono abbastanza niubbo da commettere errori di giudizio grossolani, non è il numero delle cuffie che cambia la sostanza di una mia esperienza decisamente limitata e acerba in campo hi-fi
Da animale notturno qual sono ho ascoltato tutto senza problemi con una Sony CD750 per almeno una quindicina d'anni, poi si è rotta ed è iniziata la ricerca del Santo Graal. E questa serie di mini recensioni ne è il riassunto.
Perdonate anche le imprecisioni tecniche, magari parlo di swing in tensione, corrente e Watt, ma si tratta di una cultura da Bignami, per chi sa cos'è, altrimenti googolare aiuta.
Non le possiedo più tutte, non mi sento collezionista, anche se mi piace averne due o tre per variare.Mi è capitato più volte di leggere delle informazioni sulle cuffie in Battle of the flagship., In maniera molto più contenuta e provincialotta vorrei proporre la mia avventura tra le cuffie mid-price (100-300,oo euro) e Top (attorno alle 1.000).

I giudizi purtroppo non sono tutti basati su impressioni ascoltando con le stesse amplificazioni e sorgenti, anch'esse variate col tempo, ma a grandi linee le differenze più marcate permangono al di là dei miracoli che può fare il set-up a monte. Generalmente amplificazioni e sorgenti rientravano nella stessa fascia di prezzo e qualità delle cuffie.
Come non mi sento collezionista, non mi ritengo nemmeno “audiofilo puro”, cerco di non rincorrere chimere, ma se una cuffia mi piace di più o riproduce meglio la musica che ascolto, non riesco a farne a meno.
Poi alla fine, in sogno, le chimere si destano davanti a me e le cavalco alla ricerca del Graal e del picodettaglio. Magari un giorno una STAX 009, una HIFIMAN HE1000, una Beyer T2 o una Sennheiser HD900 o perché no una Orpheus.

Non leggerete molto sui cavi, non perché non facciano differenza in assoluto, ma perché se avessi “ricablato” ognuna di queste cuffie per portarla alla massima espressione, calcolatrice alla mano, avrei speso una cifra tale da non poter avere le cuffie che ho attualmente.

La musica che ascolto è Bach al 90%, (almeno qualcosa di perfetto esiste) , ma spesso c'è spazio anche per qualche compositore classico o King Crimson, un Coltrane un De Andrè... Dalle cuffie con il rock pretendo coinvolgimento, dalla classica linearità e precisione, per il Jazz, ancora non so, dipende da chi lo esegue, ma un senso acustico di intimità non fa mai male.

l'amara constatazione finale è che, in media, al salire del costo migliorano anche le prestazioni.

L'ordine non è cronologico, è da quella che ritengo la peggiore alla migliore e su questi giudizi grava pesantemente il grado di soddisfazione o delusione altamente soggettivo.
classifica dall'ultimo posto:


12° AKG K701


La mia avventura tra le cuffie: HD800, HD650, X1, HE6, LCD2.2, T1, DT880, DT770, DT990, T50RP, K701, SRH940 - Pagina 2 Akg_k_10

Tra tutte queste cuffie è stata la prima a sedurmi, ma è anche quella che mi ha lasciato le impressioni peggiori. L'ho ascoltata diverse volte prima di acquistarla e feci l'errore di ascoltare la cuffia anziché la musica che ne usciva.
Restavo ingenuamente stupito dall'enorme headstage e dalla buona quantità di dettaglio e mi sono convinto a fare il passo dell'acquisto.
Beh, ascoltando molta classica, di cui gran parte da camera, ero convinto di non poter sbagliare. Invece mi sono ritrovato in testa una cuffia che rispetto alla DT880 32 Ohm e alla HD650 che avevo al tempo era troppo leggerina come impatto e assolutamente non emozionante. Anche l'headstage, ad uno sguardo più attento, è meno realistico delle altre due, è tutto molto lontano e tutto sembra mal fotoscioppato sullo sfondo.
headstage: 10 e lode? Nient'affatto. Pensavo che fosse il miglior headstage ascoltato in cuffia sino a quel momento, ma poi, avendola in casa ed ascoltandola come si deve, mi sono accorto che, sebbene sia ampio ed arioso, si tratta di una sorta di fake! Tutto è molto lontano e gli strumenti sono così leggeri, sottili e senza corpo che l'impressione di realismo non l'ho mai percepita. Per chi conosce un po' di grafica, la K701 pone gli strumenti su un ampio spazio come puoi fare maldestramente con Photoshop aggiungendo delle ombre fittizie nel tentativo di renderli tridimensionali. Diversamente, con le Dt880, ad esempio, la scena sembra renderizzata con un buon motore di render tipo Vray e ben lavorata come settaggi. Con le Beyer, ma anche con altre cuffie pari prezzo, gli strumenti hanno corpo e presenza, con le AKG sembrano copia-incollati laggiù; anche se ben contornati e con tanta aria tra loro.
Oltre a questo, c'è il fatto che ci si abitua facilmente, dopo i primi minuti di ascolto, ad una scena ampia, invece, la correttezza in generale te le porti dietro per tutta la durata del concerto. Sto notando questa cosa sull'headstage in particolare con le Fostex T50 RP, tutto è un po' più piccolo, ma maledettamente a posto. La riproduzione del palco in cuffia è molto più chimerico della ricerca di una buonae bella timbrica o buona linearità.
Forse per alcuni potrebbe essere utile per il mastering visto che è abbastanza neutra, ma la lentezza, il poco impatto e la carenza in basso ne fanno una cuffia poco versatile.
La scansione dei piani sonori, in profonità è un po' scarsa, con le orchestre non rende come una HD650 che pur avendo una scena più ristretta colloca tutto meglio e su diversi piani
Colpa dell'ampli? Forse, ma se A1 clone gold e Burson 160HA non sono sufficienti c'è qualcosa che non mi torna, ho preferito alla 701 una vecchia K501.
L'archetto non è sicuramente tra i più comodi e con il tempo l'elastico risulta cedevole.
Tecnicamente non meriterebbe l'ultimo posto, ma la delusione è stata tale da relegarle qui.

Assolutamente non pentito di averla venduta

Ne stia lontano chi vuol rockeggiare


Pro
Poco colorata, headstage ampio, dettaglio in buona quantità

Contro
Basso povero, poco impatto, attacchi non velocissimi, headstage ampio ma non coivolgente, scomoda, esigente sull'amplificazione.



11° Beyerdynamic DT770 pro 80 Ω


La mia avventura tra le cuffie: HD800, HD650, X1, HE6, LCD2.2, T1, DT880, DT770, DT990, T50RP, K701, SRH940 - Pagina 2 Dt770110

Essendo chiusa la usavo al lavoro alternandola con la SRH940. Tra le Beyer è quella che mi è piaciuta meno. Il basso è la cosa che salta prima all'occhio e che purtroppo prevale. E' una cuffia un po' troppo esaltata agli estremi (che poi tanto estremi non sono visto che non è estesissima né in basso né in alto), o più semplicemente ha il medio troppo indietro. Delle 3 Beyer è quella meno naturale come resa, va meglio con la musica “artificiale” dove alcune carenze timbriche sono meno evidenti.
Il basso è un po' lungo, abbastanza “boomy” e molto presente di sua natura. Non giova troppo del miglioramento in fase di amplificazione. Per asciugarlo leggermente ho utilizzato un po' di cotone... e della plastilina per appesantire i cups. Mi pare di aver udito un piccolo miglioramento, ma nulla di miracoloso.
La scena non è male, buona per una chiusa. Il dettaglio è buono e come dinamica, impatto e velocità siamo su un livello superiore rispetto alla K701. E' facile da amplificare, anche un Fiio E10 la muove bene per quello che è il risultato ottenibile da questa cuffia.
E' comoda, leggera e apperentemente robusta. Come isolamento siamo sulla media.

Non pentito di averla venduta

Una prima portcina d'ingresso nell' Hi-fi per chi si sente amante dei bassi.


Pro
Comoda e facile da amplificare, basso da vero BassHead

Contro
Non perfettamente naturale, medie arretrate e troppo basso da BassHead!



10° Shure SRH940


La mia avventura tra le cuffie: HD800, HD650, X1, HE6, LCD2.2, T1, DT880, DT770, DT990, T50RP, K701, SRH940 - Pagina 2 P1010110

Un gradino sopra alla DT770 ci metto sicuramente la Shure SRH 940. Dalla sua, come chiusa, ha un miglior isolamento e una scena più ariosa. E' una cuffia piuttosto neutra e lineare anche se tendente all'iperdettaglio. Buona la gamma media, soprattutto per gli archi e le voci femminili. La gamma alta è abbastanza raffinata e la cuffia è estremamente veloce, forse la più veloce di quelle prese in considerazione. Queste caratteristiche però non si abbinano bene ad ampli della stessa razza, ne viene fuori un sound un pochino tagliente e affaticante nei lunghi ascolti. I problemi sono in basso, non troppo esteso né d'impatto viscerale. Decisamente meglio della K701 e più apprezzabile di quello esagerato della DT770, ma a questo prezzo c'è di meglio. E' molto precisa e rivelatrice ma non perfettamente trasparente. Grana buona ma non ai livelli di quelle che seguiranno. Discreta dinamica e velocità la rendono adatta a quasi tutti i generi, anche se con le grandi orchestre faticano di più. L'immagine sonora è un po' più sviluppata ai lati che al centro, e con poco layering.
Da qui in avanti possiamo iniziare a parlare di ricchezza armonica discreta.
La costruzione ed i materiali sono la cosa che mi ha deluso maggiormente di questa cuffia. Buona la dotazione: valigetta, un paio di pad di riserva, un cavo liscio e uno spiralato con adattatore. Probabilmente avrebbero dovuto investire meglio nei materiali impiegati nella cuffia, anziché negli accessori. Si sentono cigolii e la plastica non sembra fatta per durare nel tempo. In questo la 940 è la peggiore del lotto.
Non pentito di averla venduta.

Chi non sopporta l'impostazione monitor e predilige ascolti suadenti e rilassanti ne stia distante.


Pro
dettaglio, velocità, gamma alta raffinata e ottimo isolamento

Contro
Costruzione e materiali, basso leggerino e impatto non di livello


9° Beyerdynamic DT990


La mia avventura tra le cuffie: HD800, HD650, X1, HE6, LCD2.2, T1, DT880, DT770, DT990, T50RP, K701, SRH940 - Pagina 2 Dsc02910

Comoda e leggera, ma robusta da battaglia. Materiali plastici adeguati al costo credo. È aperta, e questo è già un buon vantaggio sulle sorelline 770. Il basso probabilmente è il più convincente di tutto il lotto delle mid-price.
Bell'impatto, punch e controllo quando ben amplificata. Il basso nasconde le medie meno delle X1, ma più delle Dt880. Direi che chi preferisce equilibrio e linearità si dovrebbe rivolgere alla Dt880, chi cerca una cuffia più divertente provi pure una DT990 o passi direttamente alla Philips. La 990 pro ha molti assi nella manica per il costo, alti estesi, basso prorompente, scena aperta con immagine ben definita e buon dettaglio. Assi che però non vengono fuori se non con un'amplificazione adeguata. Con lo Schiit Asgard andavano alla grande, ampli più brillanti (HA160) o più carichi in basso (A1 clone gold) sposterebbero troppo gli equilibri, ma anche con l'A1 sono molto godibili, anzi, ciò si cede in equilibrio lo si riprende in coinvolgimento, il che non è affatto male. Ampli poco potenti tipo Fiio E10 non la fanno esprimere bene. Poco basso, poca dinamica vera, alti sibilanti. Dotarsi di una DT990 significa dare obbligatoriamente uno sguardo anche all'ampli. L'ho sempre considerata un best buy, ma in la X1 permette di ottenere risultati sonici simili anche in assenza di un amplificatore importante.
Leggerissimamente pentito di averla ceduta.


Con l'ampli giusto è una tutto-fare a prezzo conveniente, chi non ha l'ampli e ha paura delle sibilanti non ci si avvicini!


Pro
Dinamica, impatto, scena, comodità.

Contro
non perfettamente equilibrata e non semplice da amplificare


8° Fidelio X1

La mia avventura tra le cuffie: HD800, HD650, X1, HE6, LCD2.2, T1, DT880, DT770, DT990, T50RP, K701, SRH940 - Pagina 2 Fideli11

Uber divertente!!!
Lo dicono tutti ed è vero. Scena, basso, dinamica, impatto e tutto questo anche con un piccolo E10! Gli alti non affaticano, i bassi un pochino si. Dopo pochissimo tempo mi è venuta noia proprio della gamma bassa, soprattutto medio bassa. È piena e ti da un discreto senso di matericità, ma troppa ombra sulle medie, e per giunta non scende tantissimo. Il problema non si pone con il rock, ma con altri generi si. Con la classica i violoncelli prendono il sopravvento e ormai mi sono abituato ad ascoltare diversamente. Anche il pianoforte non è reso al massimo. Code un po' lunghette e definizione non ottima proprio in gamma bassa, quello che dovrebbe essere il suo punto forte. Dettaglio non ai massimi livelli, ma scena ampia e spaziosa. Non è trasparentissima e non scala bene con gli ampli. Ossia al migliorare dell'amplificazione la resa finale non ne beneficia a tal punto dal giustificare l'esborso. Cosa che avviene con l'HD650 ad esempio. Non naturale al pari di una T50RP, Dt880 o HD650 e un po' più colorata.
Fin qui ne ho detto peste e corna, ma resta una cuffia valida con una dote fenomenale e difficile da trovare: riesce a unire corpo e spazialità. Il suono è materico ma non claustrofobico. Le dimensioni della scena sono molto buone e la musica e ben carica fisicamente.
Appena arrivate queste sono state le mie primissime impressioni:

Per una questione di semplicità separo le mie impressioni in due pezzi.(A e B) Alcune cose le ho un pochino enfatizzate per fare chiarezza. Alcuni confronti sono basati sulla "memoria" di cuffie che non ho più o che ho ascoltato solo brevemente.
Cavo Fostex e cavo di serie, cuffia presumibilmente già rodata in quanto acquistata usata.

impressioni A
WOW! Che bel lavoro ha fatto la Philips. Una cuffia "mid-price" che può competere senza timori con le ex flagships dei produttori storici, dalle HD650 alle DT880, schiacciando K701 e sorelline minori. Tutto questo senza doversi svenare per un ampli dedicato particolarmente dotato.
Ampiezza di scena, dinamica, corposità e impatto. Tutte queste cose assieme non le ho mai trovate in una cuffia di questa fascia di prezzo, e ribadisco, senza necessità di amplificatori che vengono da altre galassie. (forse solo la Denon D2000 gli sta dietro)
Basso poderoso senza avere un effetto esageratamente bum bum, scena molto larga e anche discretamente profonda, dettaglio quanto basta e medie non troppo arretrate. Piacevole colorazione con un leggerissimo effetto darkeggiante ma senza diventare scura o troppo opaca. A volumi bassi non si esprime al massimo, ma si può alzare a piacere senza avere particolari indurimenti della gamma alta o sibilanti (pecca di molte Beyer) o alti che iniziano a squillare e tintinnare come campanacci (nota dolente di alcune Sennheiser).
Il Basso non sarà controllato come quello di una Dt990/880 ma è sempre bello pieno e la gran cassa ti fa vibrare. Basso decisamente profondo. (per godere appieno del basso ci vuole una mano anche dal resto della catena)
Lo dicono un po' tutti ed è vero: è divertente. Ci si rokkeggia alla grande senza che i piatti ti fracassino i timpani.
Un autentico best buy. Rapporto QP impressionante e penso che d'ora in avanti a chi chiede un consiglio per una prima cuffia su quel budget risponderò X1 con insistenza,

però...

IMPRESSIONI B
E' divertente, ma avete in mente quell'amico con il quale il sabato sera che vi sganasciate dalle risate e col quale vi divertite da bestia? Quando ci prendete un caffé pomeridiano, però, le cose non vanno così. Il "compagnone" del sabato non riesce ad affrontare alcune tematiche a voi care con la dovuta profondità e "raffinatezza". Dopo un quarto d'ora ha finito le argomentazioni e vi accorgete che erano anche un po' grossolane e banali.
Più o meno sono questi i limiti della Fidelio X1.
Va bene anche con ampli tipo il Fiio E10, ma con ampli di caratura superiore non riesce a scalare quanto fanno una DT880 o una HD650.
Passare dall' E10 al Burson 160D ha sicuramente un suo peso anche per pilotare la X1, ma non ti da la sensazione di aver speso bene per il Burson. Scena ancor più ampia e bassi meglio controllati, ma non ho la sensazione che ci sia quel salto qualitativo che ho avvertito con la HD650 ad esempio.
La X1 non è raffinatissima e lo nasconde bene, ma quando si arriva alla resa dei conti, con la musica acustica non "rimaneggiata", in particolare la classica/barocca alcuni nodi vengono al pettine.
Si sente che ha una una leggera colorazione in tutte le gamme. Il basso così generoso diventa stancante, la minor finezza di grana è meno digeribile, ci si rende conto che la formidabile ampiezza di scena non è tutto e che l'immagine e la collocazione strumentale contano parecchio.
Credo anche che a livello armonico sia meno ricca di HD650 e Dt880/990, ma è un confronto impossibile a memoria.
Posso dire, invece, che è meno raffinata ed equilibrata della Fostex T50RP moddata, che pur avendo alcuni limiti nelle dimensioni della scena e un consistente roll off in alto si fa apprezzare per un medio liquido che con la giusta musica, per me, diventa magico.
Questa magia alle X1 manca. Sono imponenti ed energiche, con poche rivali in dinamica e impatto e anche in cuffie molto più costose, ma come naturalezza, timbrica e trasparenza sono un po' indietro rispetto ad una HD650 ad esempio. Questi difetti sono meno evidenti con i generi non acustici che nascono di per se più "artificiosi" e "artificiali", in questi la X1 ci sguazza e ti fa godere di brutto. Con alcune cose fatica ad eccellere.
Il piano solista è meno "vivo" anche se come corposità, dinamica e presenza rimane a livelli molto molto molto buoni. Ascoltarci Gould, però, è un attentato alle sue intenzioni e alle sue scelte tecniche, ti arriva meno la sua poesia. Alcune registrazioni dei brandeburghesi non suonano come sono abituato. In alcuni concerti la collocazione è fin troppo laterale, ma su questo ci si passa tranquillamente sopra.
Fin qui, nelle "impressioni B", sembra che sia una cuffia alla quale manchi totalmente questa fantomatica raffinatezza. Non è proprio così. Ho ancora una JVCHA RX900 che vanta buone caratteristiche di dinamica, ampiezza di scena e presenza in gamma bassa, ma a confronto della X1 è "raffinata" come le scritte nei bagni degli autogrill. Quindi tutto sommato la Fidelio si dimostra di buon livello anche qui. Anche le Denon D2000, D5000 e D7000 mi hanno lasciato perplesso per le stesse motivazioni delle X1, eppure sono ottime cuffie. Qualcuno rimane deluso dalle HD800 e con certe cose potrebbe addirittura preferire le X1 a queste Sennheiser, lo capirei.

in conclusione

Si, è una cuffia che va molto bene. Consigliabilissima a chi volesse farsi un'oretta di ascolti in pace la notte, soprattutto quando serve energia e sostanza. L'audiofilo che punta sull'impianto diffusori può trovarci benissimo una compagna a basso costo senza doversi impegnare nell'allestimento dell'impianto cuffia completo e dedicato. Magari con l'uscita cuffie del suo buon dac è già a posto. Con meno di 200,oo euro si ritrova un bell'impianto cuffia

Per chi ha intrapreso la strada cuffiofila sfrenata senza compromessi o quasi, invece, è meno consigliabile.
La X1 Non giustifica più di tanto l'esborso in ampli di livello e dopo un'ora di ascolti è stancante per la sua pronunciata gamma bassa indipendentemente dal cavo. Alla lunga un maggior equilibrio paga.

Quadratura del cerchio? Quasi... A questo prezzo credo di si. A memoria solo la Denon D2000 ha queste caratteristiche, ma non facile da trovare. Suona bene ad alti volumi senza lasciarti col mal di testa. Meno prestante a volumi contenuti. Decisamente più da rock che da classica, purtroppo non sembra costruita per durare una decade.

La storia del cavo è vera...

leggermente pentito di averla venduta.

È l'attuale best buy

Pro
Impatto, corpo, scena, pilotabilità, figa.

Contro
Colorata


7° Beyerdynamic DT880 edition 32 Ω

La mia avventura tra le cuffie: HD800, HD650, X1, HE6, LCD2.2, T1, DT880, DT770, DT990, T50RP, K701, SRH940 - Pagina 2 880_3210

Sarò brevissimo, è simile alla sorella 600 ohm, ma pilotabile con piccoli ampli.

Pentito di averla venduta.

Senza fuochi d'artificio e senza trucchetti, per gli amanti della linearità anche da un ampli deboluccio.

Pro
quelli della 600 Ohm e la facilità di pilotaggio

Contro
quelli della 600 Ohm con forse qualche sibilante in più



6° Beyerdynamic DT880 edition 600 Ω


La mia avventura tra le cuffie: HD800, HD650, X1, HE6, LCD2.2, T1, DT880, DT770, DT990, T50RP, K701, SRH940 - Pagina 2 Dt880_10

L'ho avuta per poco tempo prima di passare alla T1. Se ben amplificata è una cuffia eccellente. E' vero che ha meno impatto in basso rispetto alla DT990, ma è più equilibrata e più naturale. Con il rock è meno divertente della 990, ma con la classica prende il largo su tutte le cuffie citate in precedenza. La scena non è enorme, ma precisa e con una collocazione strumentale buona. Il layering è sufficiente anche se non ai livelli della HD650.
La gamma media è il suo punto forte, con gli archi svela tutte le sue qualità. Restituisce un suono leggero ed etereo, ma non privo di consistenza nella parte bassa dello spettro, questo diversamente da K701 o SRH940.
In alto è dolce e precisa, neutrale ma non fredda e tagliente, magari è leggermente frizzante, ma non tende all'algido se ben accoppiata con amplificazioni meritevoli.
La DT880 ha un suo stile peculiare, da prendere o lasciare. Non è perfettamente trasparente, ma ci si accorge di questo solo con impianti di una certa caratura e confrontandola con cuffie dal costo ben maggiore. Con V-dac II e A1 Clone Gold costituiva un impianto mid-price da paura.
A livello armonico credo sia superiore a tutte quelle del lotto. La 600 Ω mi sembra più dolce ed equilibrata rispetto alla 32 Ω. Possiamo dire che è anche più raffinata e meno aggressiva.
Sul controllo in gamma bassa dovuto al damping factor non mi esprimo, non mi sembrava ci fossero problemi enormi per la 32 Ω, forse leggermente più gonfio, ma solo forse...
È una cuffia contraddistinta da un ottimo equilibrio con qualche bollicina in alto. In set-up non idonei a lei, però, può risultare anche troppo frizzante e affaticante, proprio come succede alla DT990, ma con il rischio delle sibilanti inferiore alla cugina pro.
Prendersi una DT880 600 Ω significa averne cura, dotarla di una amplificazione che non fatichi a 600 Ω e che per questo non si trova sempre a buon prezzo. Ricordo in un confronto con la 32 Ω e la 250 Ω Edition la pessima accoppiata con il Burson HA160, la cuffia si è ammosciata, la scena si è ristretta e la dinamica era molto scarsa. In quel confronto con quell'ampli la DT880 ed 250 Ω le è stata superiore per vivacità, controllo e dinamica. Con un buon A1 clone, o magari con un bell'OTL la 600 Ω inizia a cantare ed è dura per tutte le DT.
Ottima comodità e costruzione, è semi aperta, c'è un leggerissimo isolamento che non guasta mai.

Non pentito della vendita, ma solo perché permutata con un gioiello audio.

Attenzione! È la strada che porta alla T1 !

pro
medie, eqilibrio e neutralità, naturalezza, leggermente isolante.

contro
scena non troppo ampia, impatto inferiore a molte pari-prezzo


5° Sennheiser HD650


La mia avventura tra le cuffie: HD800, HD650, X1, HE6, LCD2.2, T1, DT880, DT770, DT990, T50RP, K701, SRH940 - Pagina 2 Hd650110

Adoravo la Dt880 e il suo sound, perché allora la HD650 è un gradino sopra?
Semplice: coinvolgimento, piacevolezza, corpo e trasparenza. Con la Dt880 ero spettatore della musica, con l'HD650 l'immersione è con la musica e la cosa è differente.
Scansione dei piani sonori migliori di tutto quelle citate in precedenza, medio-basso pieno ed emozionante. Basso buono se ben amplificato. Meno dettaglio ma più dolcezza delle Beyer. Una delle meno dettagliate in alto tra quelle della lista, ma il dettaglio non è solo in alto e non è tutto... Bell'impatto e ottimo punch.
La HD650 è una cuffia per la sera, la DT880 per la mattina. Fiorentina o pesce spada? Vino rosso o Champagne? Naturale o neutrale? Mora o bionda? Meglio ascoltare il martedì o giovedì? E Così via...
Andrebbero tenute tutte e due. (oppure vendute!)
Il famoso “velo”... Per me non lo hanno. Un conto è parlare di roll-off in gamma alta, un conto è asserire che il suono è velato. Quando la musica è velata non è trasparente, con la HD650, invece, è trasparente. Ovviamente è trasparente nei limiti della sua fascia di prezzo e dell'impianto che la fa suonare.
Ultimamente ho ascoltato le Sennheiser HD540, ora comprendo perché chi ascoltava le Sennheiser di quegli anni e poi è passato alle HD600 o HD650 ha parlato di suono un po' più chiuso, ma il velo nelle HD650 c'è solo con amplificazioni scarse, sia in potenza che qualità. Se non ben amplificata la Sennheiser soffre e la musica è nascosta.
Calda e colorata? Forse un pochino si, ma non velata!!!
Mediobasso che seduce ma non nasconde il medio, difficile da trovare in giro. I transienti non sono fulminei, anzi, la cuffia è un po' lenta, ma ripaga in musicalità (se musicalità significasse qualcosa)
Al migliorare dell'ampli migliora tantissimo e tira fuori tanta qualità. Perfetta per il violoncello solista, che a me piace ascoltarlo grasso e opulento quando non è assieme ad altri stumenti. Anche la HD650 è una scelta di vita che porta ad ottimizzare il set up per lei.

Pentito a metà di averle vendute.

E' una cuffia che si apprezza col tempo e con un buon set-up, negli stacca attacca perde sempre...

Pro
Seducente, rilassante e musicale. Il lato oscuro dell'audiofilia.

Contro
Lenta e non proprio neutra. Difficile da amplificare per farla suonare bene.


(fuori concorso) Fostex T50RP


La mia avventura tra le cuffie: HD800, HD650, X1, HE6, LCD2.2, T1, DT880, DT770, DT990, T50RP, K701, SRH940 - Pagina 2 T50rp10

La crème de la crème! Si, perché è cremosa, e se piace bene, altrimenti è meglio lasciar stare.
Non è migliore di nessuna delle cuffie precedenti, ma non è nemmeno peggiore.
La T50RP, in versione moddata, dovrebbe, in teoria, essere fuori dalla classifica; almeno per tre motivi: è una ortodinamica, non l'ho venduta, e soprattutto è moddata, ed è facile che ogni scarrafone sia bello a mamma sua, soprattutto quando la soggettività è padrona. Ma serve anche per un corollario finale sulle altre mid-price:

Non ha l'ampiezza di scena della K701
Non ha la comodità della Dt770
Non ha l'isolamento della SRH940
Non ha il basso della Dt990
Non ha la dinamica della X1
Non ha la facilità di pilotaggio della DT880 32 Ω
Non ha la richezza armonica della DT880
Non ha il corpo della HD650

allora che cos'ha di speciale? Ne ho provate diverse versioni e ci sono molti aspetti che permangono al variare delle modifiche. Iniziamo dal fatto che è equilibrata e con una timbrica corretta senza eccessi, se si riesce ad “accordarla” al proprio gusto.
Cosa significa timbrica corretta? E al proprio gusto? Provate a prenderne un paio vergini e con pochi euro iniziare a sperimentare.
Se ben spinta (digerisce fino a circa 3 watt mi pare) ha una discreta dinamica e un controllo in gamma bassa di tutto rispetto. Ottima risposta al transiente con ampli che lo permettono.
Ha coesione tra le gamme e musicalità. Buona velocità e soprattutto 2 caratteristiche per me ed i miei gusti sono fondamentali e che necessitano una sbirciatina al dizionario dell'audiofilo:
Grana fine, probabilmente la migliore tra tutte quelle elencate fino ad ora ad esclusione delle Sennheiser forse; medio liquido e naturale con una fluidità difficilmente riscontrabile nelle altre pari prezzo.
Tornando ai difetti la T50RP ha un roll off sulle alte abbastanza pronunciato, questo non le permette di ragggiungere livelli di dettaglio perfettamente soddisfacenti in quella gamma, e il basso dipende molto dalle modifiche che si fanno e dalla scelta dei pad. In pratica ve lo fate come volete ed in maniera piuttosto semplice. E' una cuffia chiusa o se volete semi- chiusa con i difetti che questa tipologia si porta dietro. La scena è piuttosto ristretta rispetto ad una DT990 per citare una pro a caso, ma fatta molto bene e precisa. Il layering è ai livelli delle Dt880, ma con meno ricchezza armonica. Condivide con la HD650 un sound scuro ma non velato, ha meno punch ma più controllo della Senny in gamma bassa. Mi sa che scende anche di più. Non c'è rigonfiamento del mediobasso (in alcune configurazioni di pad e feritoie posteriori semi chiuse, nella configurazione con i pad della SRH840 e 940 si ha una percezione di maggior equilibrio, ma meno “coinvolgimento”.
Ripeto che me la sono modificata su mio gusto e percezione, anzi ne ho due che suonano molto differenti tra loro, quindi è estremamente soggettiva come cosa, tuttavia ho avuto la possibilità di ascoltare anche due paia di T50RP modificate da altri utenti, nella loro diversità conservano un DNA comune e qualitativamente soddisfacente.
Mr Speakers ne vende una versione modificata con la stampa 3d basata sul driver classico della T50RP. Circa 600,oo dollari se non erro. Ne parlano bene... Per altri, invece, rimane una cuffia da chiusa 100,oo dollari. Le mie non sono sicuramente al livello di quelle che seguiranno in questa classifica, ma come cuffia chiusa hanno qualcosa da dire nella fascia mid-price.


Le sto tutt'ora continuando a modificare...


Pro:gamma media, grana, equilibrio, naturalezza.


Contro: Scena ristretta, di non facile pilotabilità, da moddare obbligatoriamente.
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Commenti

Pgragnani2
comunque, non ti dimenticare della 598 che con la classica è notevole per precisione e spazialità a costi irrisori
bandAlex
Pgragnani2 ha scritto:Quest'ultima ha bisogno di molta energia e controllo (che la piccola merdina grande sorriso non potrebbe erogare)

blink
Pgragnani2
È un gioco di parole con SCHIIT/SHIT. Per chi non conosce l'inglese: shit (che si pronuncia come schiit) 
slang, vulgar, uncountable (excrement) (volgare)merda, cacca, cacata nf
 I stepped in shit.
 Ho calpestato una merda.

Non si può più scherzare?banned
alessandro1
Se ho capito bene: la X2 è più lineare, meno colorata e con bassi più controllati della X1?

Se fosse davvero così, con un ampli piccolo, prenderei quella. (dove fanno i prezzi migliori?)
Le altre non credo che darebbero buoni risultati con il Fulla, forse la DT880 32 Ohm, ma ha scarsissima rivendibilità in caso di pentimento. 

AH! Grazie per il "sapientemente" grande sorriso
Pgragnani2
alessandro1 ha scritto:Se ho capito bene: la X2 è più lineare, meno colorata e con bassi più controllati della X1?
Non solo, ma dovrebbe essere più estesa e precisa in alto.
Marco4x4
Grazie Pgragnani, effettivamente la 598 era una delle papabili. Mentre per la Fidelio, mi documenterò meglio...

Alessandro, ciao. Piacere di conoscerti.
La tua tesi di laurea mi ha turbato, nel senso buono del termine.
Sei stato illuminante per un verso e generatore di dubbi dall'altro.
Quindi sì, hai saputo "sapientemente" recensire, infondendo passione in un'analisi che se si fosse limitata al racconto non avrebbe saputo coinvolgere così tanto.
Torniamo alle cuffie.
Non mi interessa molto della revendibilità.
Credo di non aver mai rivenduto niente in vita mia...
Desideravo però sapere se la 32 è godibile davvero o no. E se me la consigli. Il tuo "pentito di averla venduta" francamente mi ha colpito molto. Vorrei capire.
La 250, invece, la ipotizzavo nel caso in cui fosse veramente migliore della 32 (non mi interessano i grafici, ma l'udibile). A quel punto potrei acquistarla in previsione di dotarla di un ampli dedicato.

Alex, nei forum USA è un continuo gioco di parole con la Schiit, tipo "What a nice piece of shiit" oppure "This is my first piece of shiit" e via dicendo. Peraltro gli stessi titolari dell'azienda, nelle FAQ del loro sito, ci scherzano in continuazione.
bandAlex
Pgragnani2 ha scritto:Non si può più scherzare?banned

Semplicemente, non ci ero arrivato...
alessandro1
il pentimento per aver venduto la DT880 32 Ohm deriva soprattutto dal fatto che ho una player portatile orfano di cuffie circumaurali pilotabili agevolmente.
AndreaFx
Le Denon proprio non son state prese in considerazione?
Io ho avuto sia la Beyer DT880 che la Denon AH-D2000 e quest'ultima l'ho preferita sui medio/alti. Per me ha delle voci bellissime........e poi è facile da pilotare quindi dovrebbe andare a nozze con l'ampli portatile.
b.veneri
Magari si trovassero ancora le Denon...io ho le sorelle maggiori, le D5000 e me le tengo strette, anche se ora ascolto principalmente con la HE-6
bandAlex
b.veneri ha scritto:Magari si trovassero ancora le Denon...io ho le sorelle maggiori, le D5000 e me le tengo strette, anche se ora ascolto principalmente con la HE-6

Io me le rimpiango... bye
Marco4x4
Buonasera a tutti,

ho deciso: HD 598!

Siete stati molto gentili e quindi ritengo doveroso spiegarvi i motivi della scelta.

L'ideale, come sapete, avrebbe dovuto essere una portatile, ma non riesco a trovare quella giusta, anzi, ritengo proprio non ci sia (ancora).
Iniziare un cammino "audiofilo" credo sia opportuno farlo con cautela e con calma.
Devo capire, tutto!
Credo che la Sennheiser 598 (nonostante l'estetica) possa essere la scelta giusta, anche per portarsela in valigia. Mai lo farei con una cuffia di altro valore economico.
Questa, invece, coniuga buone/ottime doti con un costo veramente abbordabile (166€).
La Fidelio mi incuriosiva, ma costa quasi il doppio ed è ancora più grande...

Adesso provo così, cercherò di farmi le oss...le orecchie e poi vedremo.

Il mio punto di arrivo per la classica, almeno da ciò che ho letto, potrà essere un domani una DT880 600O, con adeguata amplificazione.
Solo per uso domestico, quindi per me saltuario. Almeno per i prossimi anni.

In breve ho investito 250 euro per un ampli/dac ed una cuffia.
Direi che posso stare in pace con la mia coscienza.
Se dovessi pentirmene, tutto sommato, poco male.

Quando arriverà vi dirò le mie (modestissime) impressioni.

Grazie ancora
Pgragnani2
Marco, se vuoi, io vendo la mia che ha pochi mesi di vita.......
Marco4x4
Pgragnani2 ha scritto:Marco, se vuoi, io vendo la mia che ha pochi mesi di vita.......

Cavolo, ho già acquistato...ed è già stata spedita!

Prometto che per le prossime (perché tanto so già che ci saranno) vi consulterò prima anche su eventuali usati.


Grazie


P.S. Ma esiste anche un mercatino del forum, per caso?
bandAlex
Marco4x4 ha scritto:Buonasera a tutti,  ho deciso: HD 598!
Siete stati molto gentili e quindi ritengo doveroso spiegarvi i motivi della scelta.

Ecco, questa è una cosa che fa molto piacere, siamo noi a ringraziare te.   flowers

Ne è passata di gente che ha chiesto - e ottenuto - di tutto, sparendo poi di punto in bianco senza neanche lasciare un saluto.

Complimenti, ottima scelta per la cuffia. Vedrai che ti darà parecchie soddisfazioni, e un giorno ti sarà evidente come la Sennheiser, magari volutamente, abbia mancato di un soffio la creazione di un capolavoro. Ma forse meglio così: non l'avresti pagata solo 166 Euro.

Goditela, rigorosamente a bassa impedenza.  smokeing
bandAlex
Pgragnani2 ha scritto:Marco, se vuoi, io vendo la mia che ha pochi mesi di vita.......

Te la compro io.
Pgragnani2
bandAlex ha scritto:
Pgragnani2 ha scritto:Marco, se vuoi, io vendo la mia che ha pochi mesi di vita.......

Te la compro io.
Che onore! bleh
bandAlex
Pgragnani2
bandAlex
Pgragnani2 ha scritto:Ne parliamo in PVT?

Trattative riservate.
password
RanocchiO
Ciao a tutti, mi infilo nel discorso visto che si parla di cuffie interessanti smile 
La mia escalation cuffiofila è partita molto molto in basso con una marea di cuffie, cuffiette e cuffiacce fino ad arrivare ad una situzione di cui sono piuttosto soddisfatto cioè SRH940 e X2.
Non sto a fare recensioni perchè non son capace :) ma in breve voglio riportare le mie impressioni:
come costruzione ed ergonomia le philips sono una spanna sopra, i materiali sono di ottima qualità e non servono regolazioni affinchè la cuffia sia ben posizionata.
Entrambe le cuffie sono comode anche se le X2 sono un po' troppo pesanti per i miei gusti, da questo punto di vista nessuna delle due e ai livelli delle beyer DT770 che invece si lasciavano indossare per ore senza il minimo fastidio.
Dal punto di vista sonoro io preferisco la signature delle shure con le voci un pelo in evidenza, ma con molte registrazioni diventano poco piacevoli per questo mi trovo sempre più ad utilizzare le altre. Credo che Alex abbia utilizzato il termine giusto per descriverle: radiografanti, questo è il pregio e il difetto delle shure.
Le philips sono molto più versatili, perdonano di più in alto, ma hanno il problema opposto: un basso davvero importante che a volte risulta eccessivo, soprattuto con la musica elettronica che già di suo abbonda, inoltre le voci in alcuni casi non mi sembrano del tutto naturali, ma sono davvero sfumature, prendete con la dovuta cautela le mie parole smile

Ora mi vien voglia di sentire queste HD598 per capire se possono fare al caso mio, mannaggia a voi!  wink

L.
bandAlex
RanocchiO ha scritto:La mia escalation cuffiofila è partita molto molto in basso con una marea di cuffie, cuffiette e cuffiacce fino ad arrivare ad una situzione di cui sono piuttosto soddisfatto cioè SRH940 e X2.

Hai due belle cuffie, che tra l'altro hanno una resa ben diversa l'una dall'altra e quindi averle entrambe è ampiamente giustificato.

La X2, in base a ciò che hai scritto e anche a quello che si legge in rete, deve essere molto divertente, adatta per ascolti rilassanti e poco impegnativi. D'altra parte, la 940 è più precisa timbricamente, più controllata, esattamente quello di cui si ha bisogno con alcuni generi. Avere la possibilità di scegliere entrambe è molto conveniente, ed è anche un modo per non fossilizzare il proprio orecchio su una timbrica particolare.

Due ottime cuffie, con la Philips che si sta rivelando una sorpresa (molto bella) in questo settore dell'audio.

Marco4x4
Ieri è arrivata la "bionda".
La sto rodando da una quindicina d'ore.
Cambia quasi di ora in ora.
È partito anche il rodaggio del Fulla che dovrebbe sposarsi molto bene con l'impedenza della 598.
Da stasera comincerò ad ascoltare con più attenzione l'accoppiata che si preannuncia molto interessante.
La biondina, francamente, mi piace molto.
Bela Bartók era già fantastico stamani dopo solo dodici ore di rodaggio...
Sembra proprio ben fatta.

Vi aggiornerò strada facendo.

Ranocchio: raccontaci un po' di più della X2.
Credo di poter dire che siamo tutti interessati ed incuriositi.
RanocchiO
Qualcosa in più....ci provo smile

In basso la x2 spinge davvero tanto, troppo per i miei gusti. La resa dipende tanto dalla registrazione, con alcune tracce questo rigonfiamento è piacevole, ma in genere risulta troppo in evidenza e va a sporcare le medie.

Le voci sono un po' scure, non sono arretrate come nella maggior parte delle cuffie che mi è capitato di ascoltare, ma non sono il punto forte di questa cuffia.

Il bello delle X2 è che pur non essendo troppo estese in alto non mancano di dettaglio, la separazione degli strumenti è buona come pure la spazialità (si dice così?) l'impressione è di essere avvolti dalla musica, non sembra che esca solo dalle cuffie.

Pur non essendo accuratissime io tendo a preferirle durante gli ascolti probabilmente per la facilità con cui si ricostruisce la scena, sotto questo aspetto vincono a mani basse nei confronti di SR940 e DT770 che invece suonano più strette.

Se qualcuno si offre di recensirle per il giardino posso prestarle perchè io proprio non sono in grado di andare oltre smile

Lorenzo
Pgragnani2
Ho venduto le HD598 e, al loro posto ho acquistato le X2.
Le 598 sono più corrette sulle voci e più "smooth" sulle alte, ma quando voglio l'accuratezza prendo le HE6. Avendo quest'ultime e le LCD3, avevo bisogno di un muletto tuttofare da infilare in tutti i jack senza patemi (sempre a bassa impedenza). In questo ruolo la X2 è risultata davvero eccellente, anche se un pò più pesante e grossa della 598. La resa dinamica è la stessa a parità di potenza. I bassi sono tanti, dinamici e divertenti e, dopo una 70ina di ore già cominciano ad essere abbastanza controllati e a non esagerare. Le medie sono leggermente indietro e le alte ben estese. In realtà, non eccellono in nulla, ma sono divertenti e molto ben bilanciate. Da quando le ho, uso sempre loro. Poi, suonano bene già col cellulare. Insomma, sono cuffie "indispensabili", secondo me. La prossima volta che vado da Alex me e porto e le confronto con le HD650 (che peròhanno un'impedenza di 300 ohm....); a sensazione (ho avuto a lungo le 650), sono meglio le X2.
Per quanto mi piacciono gli ho comprato un cavo nuovo da FAW (il Claire HPC MK2 da 1,5mt, che lo stock è TROPPO lungo).
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