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DT880 PRO Black Edition

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22/4/2020, 22:44
Ciao a tutti, Ordinate ieri  band
Le piloterò con Pioneer U-05 e più avanti ho intenzione di prendere un Lake People G103-p (In alternativa, ma meno probabile, Beyer A20). 
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22/4/2020, 22:50
Ottimo acquisto. Raccontaci poi le tue impressioni.
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23/4/2020, 01:04
bandAlex ha scritto:Ottimo acquisto. Raccontaci poi le tue impressioni.

Certo,  volentieri!
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5/5/2020, 22:48
Ciao a tutti,
ormai sono una decina di giorni che uso quotidianamente queste cuffie e, come promesso, provo a dare il mio punto di vista.

Condizioni d'ascolto:
Dac/Ampli: Pioneer U-05
Sorgente: iMac
software: Audirvana
Files locali (ALAC) e Tidal Premium.
la comparazione è con la mia Sennheiser HD600 (cavo stock modificato in bilanciato/ XLR). In passato ho ascoltato una DT880 Pro classica, ovviamente le considerazioni in paragone a quest'ultima cuffia devono essere prese con molta cautela essendo un ascolto “a memoria”.
Assisto a molti concerti di musica acustica (Camera, sinfonica, Jazz), direi una quarantina all'anno (questi due ultimi mesi purtroppo abbassano la media per ragioni evidenti), per cui ho l'abitudine al suono dello strumento “vero”, ascolto pochissimo rock, un po' di folk, qualche cantautore (Paolo conte, Gian Maria Testa ecc...) e niente roba elettronica o pop.
Per tanto, gli ascolti sono stati fatti con questi generi, a me più congeniali.

Comodità e costruzione:
la cuffia è, a mio avviso costruita benissimo, pur essendo abbastanza spartana, da subito una sensazione di robustezza per uso professionale che la rende simpatica. Il colore, totalmente nero, è bellissimo, i pads sono di ottimo velluto, morbidi e comodi, i pads della versione classica sono, in confronto a questi, brutti e sciatti. L'headband è di un materiale sintetico molto morbido ed apparentemente duraturo, ma lontano dal fascino della pelle. Costruzione e finiture di questo livello sono cosa rara ad un prezzo così appetibile. Il peso è superiore alle Sennheiser HD6xx ma comunque lontano dai modelli ortodinamici, tanto alla moda.
Ho la testa abbastanza piccola e non tutte le cuffie vestono bene e mi sono comode, ma devo dire che, dopo qualche giorno di abitudine, questa versione della DT880 è comoda quasi some la HD600. Il cavo spiralato è ottimo (ad essere sinceri lievemente microfonico al tatto, ma bisogna fregarlo con energia, cosa che non avviene mai durante un utilizzo normale), la lunghezza è di circa un metro e mezzo, quando non esteso, se il vostro amplificatore è relativamente vicino è comodissimo, se incominciamo a “tirare” troppo la spirale potrebbe diventare scomodo.

Ascolto:
Credo che il rodaggio sia stato ininfluente, comunque l'ho tenuta in funzione una notte con musica d'organo.

Il palcoscenico è abbastanza ampio e credibile ma su questo parametro non mi soffermo, in quanto non sono molto sensibile a questo aspetto.

Alti e medio-alti, ben presenti ma mai (dico mai) invadenti, cosa di cui avevo paura, visto la nomea del picco Beyer. Fluidi e reali con ottoni, fiati e strumenti a corda, molto naturali e credibili, la parte destra della tastiera del pianoforte è luminosa e sensibile ai timbri dei vari pianoforti. Andando a memoria credo che, rispetto la versione “liscia” della cuffia, gli alti siano più integrati e dolci, la versione “liscia” ricordo che aveva le sibilanti leggermente accentuate. Le alte frequenze contribuiscono ad illuminare i dettagli nelle registrazioni, le sfumature delle voci, la rugosità delle corde (quando necessario), i piccoli rumori di scena, i respiri, gli scricchiolii; uno sfondo che contribuisce a rendono l'ascolto meno artificiale ed asettico.
Nella Sennheiser HD600 la parte alta dello spettro è più smussata e soffocata dai medio-alti e timbricamente meno credibile.

Voci, sia maschili che femminili: anche qui niente da dire, molto ben intelligibili e presenti, naturali e mai arretrate, perfettamente coerenti ed integrate con il contesto del brano, mai più grandi del dovuto e forse leggermente “scure” come tibro (ma parliamo di sensazioni).
Le voci della Sennheiser sono più rotonde e piacevoli ma onestamente, malgrado il mio amore verso la HD600, meno reali, più eufoniche e grandi, come se il microfono fosse stato posto più vicino (troppo) ai cantanti.

I medi negli strumenti a corda e a fiato sono pane per questa cuffia e seguono quanto detto sulle voci. Perfetta la parte centrale del pianoforte, bello il corpo degli ottoni, così come la parte centrale dei violoncelli e delle viole da gamba. Gli amplificatori delle chiatarre elettriche jazz risultano credibili, così come le chitarre acustiche sia folk che classiche, forse manca un po' di corpo sui modelli più potenti (come certe Martin). 

Il medio-basso è, anche in questo caso, ottimo, veloce ed articolato, con contrabbassi reali e mai gonfi o innaturalmente pompati; cosa che purtroppo capita spesso anche con cuffie molto più costose, forse per assecondare un pubblico non più abituato all'ascolto dello strumento reale. Ascoltare il Bach di János Starker o un assolo di Niels-Henning Ørsted Pedersen è un esperienza veramente piacevole, le differenze tra registrazione e registrazione, anche in questa zona dello spettro acustico, sono più marcate rispetto ad altre cuffie che, pur dando l'impressione di avere un medio-basso di qualità, omogeneizzano la resa tra i vari dischi. Rispetto alla versione non Black, sempre a memoria, credo che vi sia un medio-basso più presente ed allineato in questa nuova versione.

I bassi fin dove arrivano sono conseguenti ai medio-bassi e assolutamente coerenti, la Beyer vince come estensione e come velocità sulla HD600, scende maggiormente e, con alcune registrazioni (organo, grande orchestra, colonne sonore), da una sensazione più fisica, senza ovviamente arrivare al “colpo allo stomaco” (in cuffia è ovviamente una sensazione cerebrale). Molte cuffie ricercano questa sensazione da sub-woofer, cosa, a mio parere, un po' tamarra, che nulla serve all'ascolto della musica acustica (fatta eccezione per alcuni brani d'organo) e che rischia di gonfiare la zona dello spettro appena superiore, causando disastri.
La versione classica la ricordo meno estesa in basso.

Ritmo e senso del tempo: eccellenti, pronta ed energica segue gli scarti microdinamici meglio della Sennhaiser, dando una piacevole sensazione di brio, molto congeniale con la musica da camera e ovviamente con il jazz.  

Piccola nota sull'ascolto del sonoro nei film. Mi sono divertito a guardare Prime e Netlix con Serie e film di fantascienza e devo dire che la DT880 pro BE è perfetta anche per questo utilizzo, effetti speciali godibili, pur mantenendo una perfetta intelligibilità del parlato. Molto più divertente rispetto all'HD600.

Quello che più mi preme sottolineare, al di là dell'analisi necessariamente un po' semplificata delle varie frequenze, è che l'insieme risulta molto contrastato e nitido con un senso del ritmo notevole. Se mi passate il paragone è come se si accendessero delle luci spot sui singoli strumenti, cambiando timbro, colore e ritmo alla bisogna; un po' come succedeva negli impianti Naim degli anni '90.
Siamo di fronte ad una fotografia molto nitida, forse poco romantica ma illuminata benissimo. Un'alba in alta montagna.
Per me la HD600 ne esce sconfitta, anche se con gli onori delle armi (badate che costa il doppio), ma temo che venga penalizzata dall'accoppiamento con il Pioneer AU-05. Forse il combo Pioneer non è il massimo per la Senny, anche se la uso in bilanciato. In passato l'avevo ascoltata con il Meier Corda Jazz e ne mantengo un ricordo di accoppiamento migliore. Questione di impedenza d'uscita? Eppure le Sennheiser HD 6xx dicono che vadano benissimo con gli OTL che hanno un'impedenza d'uscita paragonabile al Pioneer.
In cosa vince la HD600? Proprio nel romanticismo d'insieme, come una foto più impressionista e romantica nonché nella comodità, più leggera e meno invasiva per la mia testa. Un tramonto al mare a fine agosto.

Note negative sulla DT880 pro Black Edition? A questo prezzo assolutamente nulla, stiamo parlando del prezzo di un cavetto, da molti considerato entry-level. Arriverei a dire che potrebbe costare tranquillamente tre volte tanto ma non lo dico, non si sa mai che adeguino il prezzo grande sorriso
In assoluto mi sarebbe piaciuto un headband in materiale migliore, magari in pelle ma ovviamente i costi bisogna contenerli da qualche parte. A livello sonoro, sempre a livello assoluto, svincolato dal prezzo, si vorrebbe una maggiore presenza delle risonanze delle casse degli strumenti a corda e più corpo e risonanza nelle casse toraciche delle voci femminili, e forse un poco di dettaglio e trasparenza in più. Ovviamente anche il palcoscenico è migliorabile sia in larghezza che in profondità, ma ha senso nell'ascolto in cuffia? O è solo un espediente di marketing? A questa domanda no so rispondere, la mia esperienza con cuffie al top si limita ad un ascolto non controllato in qualche fiera hifi.
Per quanto riguarda l'headband mi piacerebbe ci fosse un produttore di terze parti che mettesse sul mercato un ricambio in vera pelle (mi scusino i vegani).

Tirando le somme, un acquisto veramente felice, è bello vedere che nella follia generale dilagante ci siano ancora prodotti dal rapporto q/p eccezionale.


Ultima modifica di barbabravo il 5/5/2020, 23:19 - modificato 1 volta.
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5/5/2020, 23:15
Complimenti per il tuo acquisto e complimenti per la bella disamina sulla cuffia. Grazie, è stato un piacere leggerla.
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6/5/2020, 15:11
Io non finiro' mai di elogiare la DT880, come giustamente hai detto, potrebbe costare il triplo ed essere comunque adeguata.
Magari costasse il triplo ne venderebbero di piu' grande sorriso
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13/5/2020, 13:39
Scusate se torno nell'argomento, la versione che suona meglio è la pro black edition che si trova solo su Thomann? Le altre versioni suonano diversamente?
Grazie
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13/5/2020, 14:30
Io ultimamente ho preso una DT880 PRO 250 ohm, quella classica. E va alla grande.
Penso sia la miglior cuffia da prendere al di sotto dei 600 euro.

La black le è molto simile (leggermente più scura), ma ora che ho questa, la preferisco.

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13/5/2020, 15:09
...a tuo gusto meglio anche della Amiron? (abbinata ad AFN)
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13/5/2020, 15:15
m_b ha scritto:...a tuo gusto meglio anche della Amiron? (abbinata ad AFN)

Dal punto di vista della correttezza generale, la DT880 PRO è superiore.

La Amiron è più godibile con alcuni generi, più rilassata se vuoi. Al momento, preferisco la DT880 PRO, soprattutto ora che ho sentito come va con l'Incipit (la Amiron ce la devo ancora provare, stasera ti dico).

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13/5/2020, 15:35
Vabbe', lato correttezza io continuo a preferire la DT880 anche alla T1, figurati... grande sorriso
Certo, in certi parametri la T1 e' superiore, ma e' IMHO una cuffia meno attendibile timbricamente.
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13/5/2020, 17:34
2slow4u ha scritto:Vabbe', lato correttezza io continuo a preferire la DT880 anche alla T1, figurati... grande sorriso
Certo, in certi parametri la T1 e' superiore, ma e' IMHO una cuffia meno attendibile timbricamente.

Ciao, l'hai confrontata anche con la T1 2nd gen.?
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13/5/2020, 18:02
No, ma sti driver Tesla mi sa che hanno tutti le stesse problematiche.
Virtuosi, si, ma caratterizzati, sempre molto IMHO, si intende.
A dirla tutta, l'unica Beyerdynamic che mi convince al 100% e' proprio la DT880... grande sorriso
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13/5/2020, 18:20
2slow4u ha scritto:No, ma sti driver Tesla mi sa che hanno tutti le stesse problematiche.
Virtuosi, si, ma caratterizzati, sempre molto IMHO, si intende.
A dirla tutta, l'unica Beyerdynamic che mi convince al 100% e' proprio la DT880... grande sorriso

Grazie, spero di poter ascoltare la T1 2nd da qualche parte, sono proprio curioso... nel frattempo mi godo la DT880 BE  grande sorriso
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14/5/2020, 06:27
Grazie per la precisazione
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14/5/2020, 13:07
Io (tra le altre) ho la Black, presa sulla scia dell'entusiasmo di Alex dell'anno scorso, ed è una cuffia che amo.
Però ancora non capisco perchè fanno 8000 versioni diverse della stessa cuffia !!!!
Troppa confusione.... perchè non chiamarle con dei nomi diversi !?!?
Pro, Edition, Black, e poi tutte quelle impedenze...
Chiedo a chi ne sa: mi illuminate per favore sulla reale differenza tra le varie versioni ?
Mi sembra di capire che la differenza tra la Edition e la Pro sia solo nel cavo dritto o spiralato,
e nella diversa rigidità dell'archetto (più rigido nella pro). Confermate ?
Ma la cosa che mi interesserebbe di più è a proposito della varie impedenze (32 - 250 - 600 ohm) che mi dite ?
Ok, cambia la facilità di pilotaggio della cuffia con dispositivi portatili ecc. ecc....
Ma chi non ne fa un'uso in mobilità (eliminato quindi il problema pilotaggio) che differenze/vantaggi ci sono all'aumentare dell'impedenza ?

--


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14/5/2020, 13:35
Premesso che a me piace - molto - la BE, ritengo che sia meglio, evitando di farsi prendere la mano dall'indubbiamente vantaggioso rapporto q/p, riportare certi entusiasmi nell'area di appartenenza della sua categoria merceleogica.
Dietro la significatività perentoria di certi giudizi, spesso si celano delle preferenze sul modo di sentire, squisitamente soggettive che non è peccato esprimere, sia chiaro.
Io non so cosa abbiano fatto alla BE per renderla diversa dalla PRO; tuttavia, la diversa qualità del contrasto proposta dalla BE rende la DT880 più fruibile e universale, soprattutto nella cronica mancanza di ariosità della PRO.
In seconda battuta, vorrei sottolineare come sentire la DT880 con un'amplificazione di classe elevata come l'AF-N rischia di falsare - molto - il giudizio su questa cuffia. Mi verrebbe da commentare, al riguardo, con il famoso modo di dire che coinvolge le tre... Grazie!
Ci siamo capiti, vero? smokeing

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14/5/2020, 14:11
Proteo ha scritto:
Mi sembra di capire che la differenza tra la Edition e la Pro sia solo nel cavo dritto o spiralato,
e nella diversa rigidità dell'archetto (più rigido nella pro). Confermate ?

Si.
Nella Pro il cavo e' spiralato, l'archetto stringe di piu' e l'imbottitura dell'archetto stesso e' diversa, simile a quella della vecchia DT880 "2003 Edition".


Ma la cosa che mi interesserebbe di più è a proposito della varie impedenze (32 - 250 - 600 ohm) che mi dite ?

La qualita' sonora cresce col salire dell'impedenza.
La 32 ohm e' notoriamente una 880 castrata, eviterei accuratamente.
La 250 ohm e' la classica 880, la 600 ohm dovrebbe suonare un po' meglio di quest'ultima.
Non ho certezze perche' non l'ho mai sentita (prima o poi me la compro!), ma in linea di massima, i 600 ohm normalmente si riflettono in una bobina avvolta con filo piu' sottile (e quindi leggero), e danno un vantaggio lato "fattore di smorzamento".
Ovviamente la versione a 600 ohm richiede un amplificazione, l'alta impedenza sommata alla sensibilita' non elevatissima della cuffia la rendono piu' esigente lato pilotaggio.
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14/5/2020, 14:15
Dirty Harry ha scritto: soprattutto nella cronica mancanza di ariosità della PRO

Curiosita', " mancanza di ariosita' " rispetto a che altra cuffia? blink
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14/5/2020, 14:49
2slow4u ha scritto:La qualita' sonora cresce col salire dell'impedenza.

Uhm... teoricamente è così, ma in pratica dipende da un sacco di cose. La mia DT880 600 ohm, acquistata se ricordo bene nel 2012, durò poco a casa mia perchè era quasi inascoltabile. E avevo già la PRO e quindi potevo confrontarle sul serio. Un bel picco sulle alte e una gamma alta che sembrava essere molto frastagliata, ne decretarono la bocciatura.

Non ho certezze perche' non l'ho mai sentita (prima o poi me la compro!), ma in linea di massima, i 600 ohm normalmente si riflettono in una bobina avvolta con filo piu' sottile (e quindi leggero), e danno un vantaggio lato "fattore di smorzamento". Ovviamente la versione a 600 ohm richiede un amplificazione, l'alta impedenza sommata alla sensibilita' non elevatissima della cuffia la rendono piu' esigente lato pilotaggio.

Un esempio di impedenza molto alta è la ATH-R70X di Audio Technica, da 470 ohm. Ma non ha assolutamente nulla della velocità e smorzamento che ci si aspetterebbe. O meglio, ce li ha sicuramente, ma all'ascolto non è quello che fa la differenza, perchè il segnale audio, per una membrana così piccola, alla fine è abbastanza facile da gestire, soprattutto con i potenti magneti che si hanno ora. La combinazione tra materiale/spessore della membrana, bobina mobile, potenza magnete, gestione delle rifrazioni provocate da qualunque cosa ostacoli/rifletta l'onda sonora (soprattutto sopra i 2kHz), interazione tra emissione frontale e posteriore, e il carico visto dal trasduttore, sono elementi che compongono un cocktail difficilissimo da equilibrare, e che può cambiare per i più sottili motivi. Così succede che due cuffie che dovrebbero essere uguali, suonano in maniera diversa (vedi la PRO e la Black).

Mentre invece, quasi tutte le ortodinamiche (checchenedicano i cuffiofili più cazzuti) suonano abbastanza simili, perchè strutturalmente sono tutte uguali e si cerca di ostacolare il meno possibile l'onda sonora. Ovviamente pure tra loro ci sono quelle riuscite meglio, quelle tecnologicamente più avanti con la membrana, ma facendo una media, la variazione tra le ortodinamiche è molto inferiore rispetto a quella che si percepisce tra le varie dinamiche (le quali passano dallo schifo più totale alla meraviglia di una DT880 o di una Amiron).
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14/5/2020, 15:14
bandAlex ha scritto:
Uhm... teoricamente è così, ma in pratica dipende da un sacco di cose. La mia DT880 600 ohm, acquistata se ricordo bene nel 2012, durò poco a casa mia perchè era quasi inascoltabile. E avevo già la PRO e quindi potevo confrontarle sul serio. Un bel picco sulle alte e una gamma alta che sembrava essere molto frastagliata, ne decretarono la bocciatura.

Grazie del feedback.
Pur essendo un fan della DT880, sopratutto della versione precedente a quella attuale, non ho effettivamente mai cliccato sulla versione a 600 ohm perche'...per molti suona esattamente come la versione a 250 ohm, risultando pero' piu' ostica da pilotare.
Per altri invece suona meglio, piu' rifinita.
Boh.
Che suonasse peggio non l'ho pero' mai letto da nessuna parte, ovvio che se le cose stanno cosi', il mio interesse crolla definitivamente.
Comunque alle misure le due cuffie sembrano estremamente simili:

https://www.innerfidelity.com/images/BeyerdynamicDT880250ohm.pdf
https://www.innerfidelity.com/images/BeyerdynamicDT880600ohm.pdf

L'esemplare a 600 ohm sembra un po' sfigato, infatti i trasduttori dx-sx sembrano accoppiati con minore accuratezza, ma alla fine non vedo sensibili differenze tra le due versioni.
All'onda quadra a 300 Hz si nota pero' un ringing (a occhio sempre alla stessa frequenza) leggermente meno pronunciato nella versione a 600 ohm.
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14/5/2020, 15:20
Ma poi, siamo così sicuri della costanza di fabbricazione nel tempo dei trasduttori? Io comincio ad avere dei dubbi...


Ultima modifica di bandAlex il 14/5/2020, 15:20 - modificato 1 volta.
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14/5/2020, 15:20
2slow4u ha scritto:
Dirty Harry ha scritto: soprattutto nella cronica mancanza di ariosità della PRO

Curiosita', " mancanza di ariosita' " rispetto a che altra cuffia? blink
Sicuramente rispetto alle cuffie che possiedo ovvero Shure SRH940, AKG K501 e Beyerdynamic Amiron (le Sennheiser che ho - HD595 Ovation e HD58X - hanno un'impostazione sonora per la quale il parametro ha bisogno di essere riqualificato).
Diciamo che, rispetto ad un parametro per me decisivo, quale la riproposizione di una convincente rappresentazione musicale tramite una prospettiva stereofonica le BE rimangono delle cuffie di categoria.

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14/5/2020, 15:33
Dirty Harry ha scritto:
In seconda battuta, vorrei sottolineare come sentire la DT880 con un'amplificazione di classe elevata come l'AF-N rischia di falsare - molto - il giudizio su questa cuffia. Mi verrebbe da commentare, al riguardo, con il famoso modo di dire che coinvolge le tre... Grazie!
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Non ho capito, o forse si... ma non sono d'accordo.smokeing

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14/5/2020, 15:35
bandAlex ha scritto:Ma poi, siamo così sicuri della costanza di fabbricazione nel tempo dei trasduttori? Io comincio ad avere dei dubbi...

Boh, quel che ti posso dire e che la 880 di un amico non suona esattamente come la mia... grande sorriso
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14/5/2020, 15:55
Nemmeno io ho mai fatto un confronto diretto tra 250ohm e 600ohm, ma... anni fa, in uno scambio di mail, l'ing.Meier mi disse che secondo lui le differenze erano veramente impercettibili e che il gioco non valeva la candela. Ipotizzo che la 600ohm sia ritenuta migliore perché "esige" ampli all'altezza, mentre la 250ohm si accontenta maggiormente. Quindi questo gioca sia oggettivamente, in media gli ascolti vengono fatti su ampli adeguati, sia dal punto di vista psicoacustico, ho speso un botto, "deve" andare meglio. 
@Dirty Harry Nemmeno io ho capito la questione dell'ariosità, francamente mi sembra molto ariosa, sia in relazione al costo che in assoluto...
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