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Scambio di ampli e cuffie  Empty Scambio di ampli e cuffie

16/6/2011, 22:08
Approfittando della vicinanza, io e Francesco (agenzia.tormenti) ci siamo sollazzati scambiandoci cuffie e amplificatori cuffia. Condividiamo la stessa città, la stessa passione per la musica e dei bimbi piccoli in casa, che ci piantano paletti a volte troppo vicini.
Prima io gli ho prestato il VHF-1 con la HD650, cuffia con cui è nato il piccolino bilanciato. Lui, per non farmi tornare a casa a mani vuote, mi ha prestato il suo tanto agoniato, integrato Pioneer SM83. E’ una derivazione dell’originale; sono stati esclusi tutti i controlli di tono ed è stata implementata l’uscita cuffie con un partitore di qualità.
Appena provato il Pioneer con la mia Hifiman HE-LE5 subito ho percepito la pienezza de suono, anche a volumi sostenuti. Questa differenza rispetto al VHF-1, viene accentuata quando la musica riprodotta ha una massa considerevole. Musica sinfonica, rock, ecc. E’ stata una sorpresa. Questo a dimostrazione che la cuffia ha bisogno di una amplificazione muscolosa, cosa che sul mercato non è semplice trovare. Bisogna piuttosto derivare degli integrati; c’è chi consiglia dei valvolari da qualche Watt. Proverei direttamente con la 220. Basterà???
Il Pioneer riproduce la musica con meno spigolosità. E’ comunque ben definito. Questo è anche, penso, dovuto ad una impedenza di uscita dell’ampli attorno ai 50 ohm. Invece il VHF-1 ha un impedenza molto vicina allo 0. Questo lo rende più definito.
Invece con la HD650, provata in un secondo momento con il Pioneer, quest’ultimo si sposa peggio. Il lato dark della cuffia rischia di essere accentuato e non è il caso vero?
Per lo stesso motivo ne guadagna la AKG601 arretrando di una spanna l’estremo a destra delle frequenze.
Alla restituzione dei rispettivi ampli/cuffie, mi ha lasciato ancora da provare la sua Denon D2000. L’ho trovata simile alla Shure 840. In comune hanno l’equilibrio della riproduzione e tutte e due ti fanno chiedere “cosa si può volere di più” “devo trovarle un difetto, ma non riesco”. Alle volte cuffie del genere si fanno criticare per poca personalità, ma d’altro canto, per avere personalità bisogna per forza sbilanciarsi in qualche direzione??? Forse sì, o forse no. Il giorno che mi darò delle risposte a queste domande, cesserà la passione per l’HiFi e rimarrà solo quella per la musica. Ma adesso non è ora, convivono tutte due bene assieme.
Una gran bella cuffia la Denon. La consiglierei a chi dovesse acquistare la sua prima cuffia. Si pilota anche con un Walkman Aiwa degli anni ’90. Non ha nessuna pretesa di corrente o potenza. Un po’ come la Shure. E’ una cuffia chiusa, anche se l’isolamento è scarso. Non indifferente il fatto che sia comodissima.
Non immagino cosa possano essere la 5000 e la 7000, se già la D2000 si comporta così bene.
Ringrazio Francesco della sua disponibilità e amicizia. Non mi capita spesso di condividere questa passione con qualcuno, al di fuori del forum. E’ una bellissima esperienza. Ora non mi rimane che restituire anche la D2000 al suo legittimo proprietario e pensare al futuro dell’ascolto in cuffia. Magari un altro ampli, qualitativamente come il VHF-1, ma con una muscolatura più prestante. Alex, tu ne sai qualcosa? :D
Ciao

Gabriele
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Scambio di ampli e cuffie  Empty Re: Scambio di ampli e cuffie

16/6/2011, 23:25
Molto tempo fa, agli inizi della mia carriera da "cuffiofilo", ero convinto che per pilotare una cuffia fosse sufficiente pochissima potenza. Se mi capitava di acquistare una cuffia nuova, non mi ponevo domande sulla capacità di pilotaggio dell'amplificatore, ero sicuro che non ci sarebbero mai stati problemi. E in effetti era proprio così, visto che a quel tempo il mio amplificatore era un integrato Technics da 50 watt per canale.

Le cuffie in passato erano molto meno efficienti di quelle odierne. Le impedenze erano in genere più elevate e non era infrequente imbattersi in cuffie da 600 ohm di impedenza. Erano cuffie pensate per l'impianto casalingo, non erano assolutamente adatte ad essere pilotate con i lettori portatili. Gli stessi costruttori non si ponevano il problema, visto che per i portatili c'erano già le cuffiette, quelle che si trovavano nella confezione dei walkman, tanto per intenderci. Le cuffiette erano piccole e pratiche, e la loro bassa impedenza ben si adattava ai piccoli apparati alimentati a batteria.

Oggi la situazione è più fluida, e la separazione tra cuffie da passeggio e per uso casalingo non è più così netta. Da una parte l'abitudine dei consumatori più giovani, che tendono a circondarsi di apparecchi portatili di tutti i tipi (cellulari, lettori mp3, tablet, etc.), dall'altra l'invadenza degli stessi apparecchi anche in ambito casalingo, ha imposto ai costruttori una vigorosa sterzata sulle caratteristiche elettriche dei propri trasduttori.

Per cui oggi abbiamo cuffie di altissimo livello e prezzo, che in passato sarebbero state considerate esclusivamente per l'uso home, con impedenze tipiche delle cuffie portatili. La Denon D7000, una cuffia da quasi mille euro con un'impedenza di soli 25 ohm, è il classico esempio di come il mercato attuale delle cuffie sia stato inflenzato da un mercato dell'audio che è profondamente diverso da quello degli anni passati.

Capire se le cose siano cambiate in meglio o in peggio non è cosa semplice, ogni tipologia di collegamento ha i suoi vantaggi e svantaggi. C'è da dire che una cuffia come la D2000, o la D5000, nonostante la sua bassa impedenza, suona meravigliosamente bene, il che, insieme agli esempi di altre cuffie molto diffuse, farebbe pensare al raggiungimento della quadratura del cerchio, e cioè cuffie di alta qualità che sono facilmente pilotabili anche dai portatili.

I costruttori sono ben felici di seguire questa strada, in quanto sanno benissimo di poter vendere più facilmente una cuffia "universale" piuttosto che una relegata all'impianto hi-fi casalingo (che non esiste più). Viceversa, i consumatori sono ben felici di poter collegare le loro cuffie a qualunque cosa generi un segnale audio, che sia un computer, un televisore, o una lavatrice poco importa.

Se c'è una certezza, è quella del fatto che le cuffie sono ormai viste dalla maggioranza delle persone come un prodotto tipicamente legato all'audio portatile. Le persone comuni, ovvero quelle non malate come noi, non concepiscono una cuffia dal costo maggiore di 50 euro, che per suonare ha bisogno di un amplificatore dedicato che ne costa altre centinaia, quando la casa è piena di apparati che già suonano per conto loro e che sono costati una follia: basti pensare ai cellulari super-dotati con funzioni tipiche dei lettori audio. Non concepiscono tale accanimento per via della costante presa in giro perpetrata con l'uso di paroloni come "high definition" o "24 bit" su prodotti di uso comune come i notebook, le schede madri per pc, i tablet, i cellulari e persino le macchinette fotografiche, che nulla hanno a che vedere con l'audio di alta qualità, me che di fatto, ahimè, gli sottraggono quote di mercato.

Quindi oggi la mia convinzione sulla facilità di pilotaggio delle cuffie è ancora più fondata rispetto al passato. Basta vedere le ultime top di casa Beyerdynamic e Sennheiser. La prima, nonostante sia da 600 ohm, presenta una sensibilità notevole e può essere pilotata facilmente anche da un portatile, se ci si accontenta di un volume sonoro non troppo alto. La HD800 è anche più sensibile, sia per via dell'impedenza più bassa, "soli" 300 ohm, sia per il gruppo magnetico particolarmente efficiente. E' evidente lo sforzo fatto da queste grandi case produttrici: basta provare la più "anziana" Beyerdynamic DT880 da 600 ohm, per rendersi conto che la sensibilità di tale cuffia non consente l'uso di un portatile e forse nemmeno di un amplificatore dedicato che non preveda in maniera specifica cuffie ad alta impedenza.

Quindi l'evoluzione va in una direzione ben precisa. Ciò nonostante ci sono cuffie che vanno nella direzione opposta, che per la natura dei loro trasduttori necessitano di potenze ben più elevate, potenze che cominciano ad avvicinarsi a quelle necessarie per pilotare un diffusore. Da questo punto di vista queste cuffie fanno categoria a se', e possono essere avvicinate alle elettrostatiche. Entrambe queste tipologie di cuffie infatti hanno bisogno di un amplificatore sostanzioso inchiodato alla presa elettrica di casa.

Un'altra similitudine tra le elettrostatiche e le ortodinamiche è data dal diaframma piatto, anche se poi i principi di funzionamento sono completamente diversi.

In genere le cuffie a bassa impedenza non hanno bisogno di potenze maggiori rispetto a quelle ad alta impedenza: cambia solo la natura del pilotaggio, in quanto richiedono all'ampli una corrente maggiore, ma nello stesso tempo anche uno swing in tensione minore, per cui alla fine il prodotto non cambia e si parla sempre di frazioni di watt. Con alcune ortodinamiche il discorso è completamente diverso, perchè non solo sono a bassa impedenza e quindi richiedono corrente maggiore, ma sono anche a bassissima efficienza, e quindi richiedono anche swing in tensione elevati, il che si traduce in una erogazione in potenza inusitata per una cuffia, che può mettere in crisi gli amplificatori per cuffia anche molto dotati. Non è raro infatti che i possessori di questi mini-diffusori li attacchino direttamente alle uscite per diffusori dell'amplificatore dell'impianto.

Le caratteristiche di queste cuffie aprono una prospettiva completamente diversa rispetto alle altre. Nelle normali cuffie infatti, anche quelle da 600 ohm, in genere la presa cuffia dell'ampli integrato è ampiamente sufficiente in quanto il partitore interno è progettato proprio per essere usato con questo tipo di cuffie. Ma con queste ortodinamiche, anche la presa cuffia dell'integrato non va più bene. Tranne rari casi piuttosto fortunati, il partitore non consente una resa di buona qualità con tali cuffie, per cui il cuffiofilo si trova nella situazione di rimediare a tale carenza con un adattatore apposito collegato ai morsetti per i diffusori, oppure direttamente a questi ultimi, senza colpo ferire. Quest'ultima soluzione lascia facilmente immaginare il rischio di potenziali danni per il trasduttore, che per distrazione può trovarsi a dover dissipare qualche decina di watt che ovviamente non può gestire.

:bball:

Gabriele, il VHF-2 verrà incontro alle esigenze anche di coloro che posseggono orto-dinamiche poco orto-dosse... :D
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Scambio di ampli e cuffie  Empty Re: Scambio di ampli e cuffie

18/6/2011, 15:03
Ciao Gabriele e tutti.
Ti ringrazio per avermi segnalato il giardino, e soprattutto per aver speso belle parole per me.
In effetti in questo hobby il poter scambiare oggetti penso sia necessario per poter accrescere le conoscenze senza impegnare dei capitali, soprattutto in ambito "cuffia", ancora più difficile rispetto alla normale hifi.
Ne approfitto per presentarmi, essendo la prima volta (anzi la secodna) che scrivo in questo nuovo luogo virtuale.
Vivo a Torino da circa 16 anni. La mia passione in realtà non sono le cuffie, anche se ho ascoltato quasi sempre nella mia vita con dei diffusori paragonabili a cuffie (ls3/5a). Nasco quindi come appassionato di hifi con un forte feticismo verso giradischi di vario tipo (ho posseduto l'80% dei modelli prodotti da Thorens). Causa nascita figlia e problemi coi vicini mi son dato alle cuffie da un paio d'anni.
Ho prima investigato il mondo in questione provando per qualche tempo alcuni amplificatori e cuffie (NVA ap10, otl ikarus audio, qualche ascoltata veloce di leben mentre per quanto riguarda le cuffie avevo ascoltato diverse Beyer, qualche akg, sony cd3000, qualche grado, qualche ultrasone). Sta di fatto che dopo un primo approccio ho cassato immediatamente la maggior parte delle cuffie tetesche o giù di li, così come per le amplificazioni, ho pensato che la miglior soluzione per me potesse essere un integrato alla Leben. Dopo tante ricerche sono approdato ad un pioneer sm83, che a grandi linee ricalca la filosofia del leben. Solo che per metterlo a posto ho speso tanti di quei soldi che.... :shock:
In ogni caso ora funziona e devo dire che dopo un inizio un pò dubbio ora penso che difficilmente lo cederei. A seguito della scelta fatta mi sono attorniato di grado, akg e denon, le più rispondenti al mio gusto. Al momento posseggo una denon 2000, una akg 501 e sta per arrivare una grado rs1 (ascoltare il rock in vinile con la grado è stata una esperienza unica per me).
Sono ancora alle prese con la costruzione del vhf1, devo risolvere ancora qualche problemino e spero quanto prima di riuscire nell'impresa......

Vi saluto ed a presto.
Francesco
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Scambio di ampli e cuffie  Empty Re: Scambio di ampli e cuffie

18/6/2011, 15:43
agenzia.tormenti ha scritto:
Al momento posseggo una denon 2000, una akg 501 e sta per arrivare una grado rs1 (ascoltare il rock in vinile con la grado è stata una esperienza unica per me).
Sono ancora alle prese con la costruzione del vhf1, devo risolvere ancora qualche problemino e spero quanto prima di riuscire nell'impresa......

Vi saluto ed a presto.
Francesco

Vai che ce la fai !!! :D
A ulteriore stimolo ti segnalo l'ottimo gradimento del VHF1 nei confronti delle tue cuffie.
:)
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Scambio di ampli e cuffie  Empty Re: Scambio di ampli e cuffie

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