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Carlo&Co
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040420
Earstudio Es100 Mk2 Mk2_main(1)

Con questo piccolo Dac https://www.radsone.com/es100
ho fatto il mio ingresso nel mondo dei DAC più recenti di casa AKM
nella fattispecie di un doppio chip AK4375a

Earstudio Es100 Mk2 Ak4377aecb-block-diagram


che a detta di diversi forum ha un suono tendente all'analogico, montato nei cellulari Vivo, e in qualche dac dai costi più importanti, come il Topping D90: http://www.tpdz.net/productinfo/398270.html

Le funzioni principali di questo apparecchietto sono:

1) solo pre, via jack da 3,5mm con cavo terminato rca.
1a) solo pre, via jack da 2,5mm con cavo bilanciato terminato 2x xlr 3 pin.
2) amplificatore cuffia in Single Ended col jack da 3,5mm, ossia in sbilanciato.
3) amplificatore cuffia in bilanciato col jack da 2,5 a 4 poli, con cavo bilanciato.

Il suono è molto simile ad un ampli ibrido, delicato nella timbrica e altrettanto veloce nei transienti. Un suono tendente al caldo, per nulla affaticante.

E' anche un ricevitore Bluetooth 5 con tutti i codec ad oggi esistenti: sbc, aptx, aptx HD, Ldac, AAC.

Ha un ingresso usb che svolge direttamente funzioni DAC fino a 48 KHz 16bit, al 4377a.

Il firmware viene aggiornato freqemtemente dal produttore. Buon segno.

Ha una app da installare su smartphone, che una volta accoppiato in bluetooth, ne gestisce tanti parametri, fra i quali la modalità dual drive del chip 4375a:

Earstudio Es100 Mk2 Dual_d10

sia in S.e. in modalità 1x o 2x current, ed in bilanciato (jack 2,5mm) con modalità 1x e 2x voltage.

Earstudio Es100 Mk2 Monodr10

La differenza è udibile per un orecchio affinato a sentire differenze, sono minime con cuffie ad alta efficenza, mentre con la DT880 a 250 Ohm sono evidenti. Aumenta il punch. In pratica un piccolo mod per avere 2 sonorità leggermente differenti, secondo i gusti.

In modalità bilanciato, mi ripropongo di fare qualche ascolto.

La gestione della longevità batteria, si puo' gestire fino al 80% di carica, isolando la carica quando connesso in USB come dac, o in altri modi.

Ha un EQ a 10 bande, che ho solo provato poco, la cosa simpatica è che controlla anche il fattore Q della frequenza di taglio: 0,7 (Wide) o 1,41 (stretto). Per esempio ha una serie abbastanza fornita di curve preimpostate, fra cui un treeble booster, insomma ci si diverte, e comunque in flat suona parecchio bene, lo stesso.

Controlla anche l'oversampling rate del DAC da 1x a 4x, e le modalità del digital filter.

Earstudio Es100 Mk2 Digita10

La funzionalità di ambient col microfono integrato all'Es100, dovrebbe consentire di ascoltare le voci in ambiente, ovviamente decade e di molto la qualità di ascolto se si attiva.
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Commenti

Carlo&Co
4/4/2020, 22:57Carlo&Co
Nel dettagli il digital filter del DAC modifica, di fatto, il timbro del DAC, anche se leggermente, ed ogni impostazione è udibile.

Earstudio Es100 Mk2 Filter10


Tutte queste combinazioni, nell'insieme modificano seppur lievemente, la timbrica del DAC.

A volte, basta leggere e capire, per interpretare queste numerose funzioni. Le disconoscevo, prima.

Immagino i DAC più complessi e costosi cosa facciano...

Andiamo alle Prove:

KZ ZSX 6 driver (2+2 medi armatura bilanciata)+(1 alte)+(1 dinamico basse)

Le in ear suonano con dolcezza, buona coesione di gamme, buona dinamica, e non affaticano all'ascolto. Voto 8.

Earstudio Es100 Mk2 61oC%2BA5v67L._AC_SL1000_
Carlo&Co
4/4/2020, 23:33Carlo&Co
C'è un po' di carne al fuoco, stasera un buon rosso e una bella costoletta arrosto.

Pioneer S9: dopo circa 60 ore di bur-in, ha un suono immersivo nelle infrabasse, e via salendo, medi e voce amorevolmente ricostruite, acuti presenti. Con questo DAC si accoppia proprio bene. Voto 8,5.

DT 880 Pro mod: è una favola ad occhi aperti, suona aperta, headstage ampio, ottimo punch, ci va a nozze. Voto 9

Philips SHP8900: driver da 50mm, non mi convince.. il maggior diametro del driver fa capire che si potrebbe fare di più, alzando il volume del DAC (analogico e source) cambia qualcosa. Le voci sono più realistiche. Le basse sono presenti e asciutte. voto 8
Questo DAC pilota cuffie da 8 a 600 Ohm. Da valori di targa.
Ha un doppio range di volume, source e analogico, alzando di parecchio la diamica che puo' sfoderare. Non si direbbe da quanto è piccolo.
A suo modo la Philips vuole fare la grande, non sfigura, ma la 880 stravince.
Carlo&Co
4/4/2020, 23:58Carlo&Co
Denon D5000: l'eleganza, la briosita', la setosità fatta realtà. Acusticamente parlando sappiamo come suona, bene.
Ho un ricordo di un VHF 1.2 che la pilotava con molta maestria, domandone tutto lo spettro.
Quel ricordo, seppur lontano, è molto vicino come timbrica a questo DACchetto.
Attenzione, ho specificato come timbrica, sarebbe utopico dire che sia la stessa cosa.

Il livello di dettaglio è molto elevato, headstage ampio oltre l'immaginabile. voto 9,5

E adesso la sorpresa, gli ascolti sono stati effettuati da Amazon Music, flusso via Bluetooth in LDAC a 24bit e 96KHz, con le cuffie attaccate al jack da 3,5 mm dell' ES100.

Dall'App si controlla tutto, volumi, filtri digital del DAC, dualdrive, ecc.

Le perdite di dettaglio rispetto alla connesione USB DAC sono veramente minime.
Ovviamente via usb il dettaglio e la ricchezza del suono è tutta opera del DACchetto.

Voto Es100 in generale: 9.5 (darei 10 se non fosse che lo paragono ad ampli avuti e non ad altri dac, fra i quali valvolari, ibridi, SS, coi quali se la gioca a mani basse).
dankan73
5/4/2020, 11:23dankan73
Bella disamina complimenti!
L'oggetto é molto interessante.
Carlo&Co
6/4/2020, 23:08Carlo&Co
Grazie Dankan.

Volevo provare l'EQ con un intervento minimo, sia con fattore Q 0,7 che 1,4 (ampiezza frequenza di taglio ampia e stretta, rispettivamente), sulle frequenze che secondo il grafico della Pioneer S9 determinano una attenuazione: 4,5 KHz e 8 KHz circa.

Ebbene, ho preimpostato 2 curve definite EQ Pioneer 0,7 e 1,41, vi allego il grafico di intervento dell'EQ

Earstudio Es100 Mk2 Eq_210
Earstudio Es100 Mk2 Eq_0710Earstudio Es100 Mk2 Eq_14110


Sonicamente le differenze ci sono, seppur l'intervento di EQ è minimo.

La Pioneer è una cuffia definibile amabile sulle basse, per interderci intorno ai 30-40 Hz, quasi come un piccolo sub, e non sulle basse più alte dagli 80 Hz verso i 300 Hz, come le Bose per es. che odio, pronunciate ma non al punto di essere considerate fastidiose.

Questa piccola regolazione, le apre sulle voci e sulle 8 Khz, col fattore 1,41 senza enfatizzare il resto, quasi come perfezionare quella curva a W.

L'intervento col fattore Q di 0,7 essendo l'intervento più ampio nella frequenza di taglio limitrofa ai 2 punti 4 e 8 KHz, apre di più, esaltando quelle frequenze che non sono oggetto di attenuazione nella curva di risposta del driver della S9.

Voto: 9 l'EQ è davvero efficace, se si vuole mitigare la risposta del driver di una cuffia, conoscendone la curva di risposta.
Carlo&Co
6/4/2020, 23:14Carlo&Co
Il grafico della curva di risposta del driver Pioneer S9, considerate la linea nera, quella è senza equalizzazioni proprietarie della S9 con l'app dedicata.

Earstudio Es100 Mk2 Pioneers9fqbt2__w800
Carlo&Co
17/4/2020, 00:13Carlo&Co
Ed eccoci all'ultima prova di questo piccolo DAC: pilotaggio a ponte tramite jack da 2,5mm a 4 poli.
La cuffia in test è la DT 880 Pro ricablata con cavo a 4 fili, e terminata con XLR 4 poli, senza feltri centrali al driver.
Tramite 2 adattatori posso velocemente "sentire" eventuali differenze fra modalità jack 3,5mm 3 poli ed il jack 2,5mm 4 poli, e quindi le eventuali differenze fra pilotaggio normale Single Ended, e pilotaggio a ponte.
Facendo tesoro di quanto letto in un prezioso TD sul bilanciato di cui riporto un estratto molto interessante, scritto da Alex, relativo ai cavi, e su cui ho basato questa prova:

"In particolare, l'unione delle masse comporta due problemi. Il primo è che le masse si uniscono pure a livello degli ingressi: alla fine, se si tratta di RCA, le due masse si uniranno pure alla sorgente, e ciò comporta il rischio di un enorme loop di massa tra sorgente e ampli. Tale rischio si corre se, per motivi tecnici (per avere internamente gli ampli completamente separati) o scenici, si raddoppia l'alimentazione dell'amplificatore. Per questo motivo in tutti i miei ampli l'alimentazione è unica per entrambi i canali.

Il secondo problema può generarsi sul cavo di collegamento della cuffia. Se il cavo utilizza un filo unico di massa per entrambi i trasduttori succede che la resistenza di quel tratto di filo, che ovviamente non è zero, fa sì che si generi una tensione di disturbo che corrisponde alla differenza tra i due canali. Tale tensione si sovrappone al segnale audio, ed è tanto più grande quanto più è sottile e resistivo il cavetto. In sostanza, l'effetto è quello di diminuire la separazione stereo e di peggiorare la localizzazione e la spazialità dell'immagine sonora."



Il fulcro di queste osservazioni sono proprio loro i cavi cuffia, elemento che è univoco per le 2 modalità di ascolto della DT 880 Pro, cosa per niente banale, anzi calza perfettamente con un fattore: il cavo originale era a 3 fili, e le differenze di ascolto col 4 fili erano evidenti, una maggiore separazione stereo, una maggiore localizzazione degli strumenti e una maggiore spazialità sonora. Cose già a suo tempo "ascoltate", ma a cui non avrei saputo dare connotazione scientifica e tecnica.
Queste differenze di miglioramento della separazione stereo e quindi dell'immagine sonora, sono state anche abbastanza evidenti fra il cavetto originale della Pioneer S9, e un cavetto sempre 3 fili, ma di sezione doppia.
A questo riguardo, giusto per provare e perchè non ci si dissangua, quanto prima realizzero' un cavo 4 fili terminato da entrambe le parti con jack 3,5mm 3 poli. Perchè farlo ? E' tutto spiegato chiaramente nel post di Alex. Se 1+1 mi fa 2, 1+2 fara' 3. E' basato su evidenze fisiche.

Ma torniamo a noi, e al comparto pilotaggio a ponte dell' Eastrudio ES100 Mk2. Altra storia, strettamente legata dall'uscita ampli verso la cuffia, col cavo stesso. Il senso logico sta qui, nel modo di lavoro del DAC, in ben 4 modalità di seguito elencate

2 in Single Ended già trattati nei post precedenti:
Single Ended 3,5mm 3 poli - 1x current
Single Ended 3,5mm 3 poli - 2x current

e le altre 2 modalità a Ponte:
Full Differential 2,5mm 4 poli - 1x voltage
Full Differential 2,5mm 4 poli - 2x voltage

I valori e le modalità di pilotaggio sono ampiamente dettagliati qui:
https://drive.google.com/file/d/1qc7YX5fi_wZ6CiUNUtaU-TwrCaAGWMyy/view

In cosa si differenzia questo diverso modo di pilotare la stessa cuffia ?
Un approccio analitico all'ascolto, scevro da altre perfusioni immaginifiche, ci porta a "sentire delle differenze", ma quello che ho evitato è stato proprio evitare di cedere al fatto di dire che "suoni meglio in bilanciato", perchè c'è prima di tutto un fattore tecnico che si ha pilotando a ponte la cuffia, la potenza quadruplica, quindi a parità di volume analogico, a prima vista si è tentati di dire che suoni meglio, perchè c'è un incremento di volume di almeno 5 dB fra S.e. e ponte. Quasi il 100% in più del s.e. e questo ci deve far riflettere prima di tutto su una cosa: dobbiamo testare gli ascolti a volumi analogici compensati di 5 dB in più se in s.e. e 5dB in meno se a ponte.

Partendo da questo assunto, possiamo procedere a sentire se ci sono eventuali differenze all'ascolto, non pensando più ai dettagli tecnici, quasi quasi.
Bene, procediamo.

In s.e. la DT 880 Pro in modalità 1x current suona con una decente separazione stereo, nei bassi si distingue il suo carattere dominante, le voci sono espresse con un certo calore tipico delle Beyer, gli acuti sembrano pelo indietro con una rappresentazione stereofonica quasi tendente al crossfeed, cioè è come si avesse una piccola perdita di immagine stereofonica nelle alte frequenze.
In modalità 2x current, il carattere dominante della Beyer sulle basse si fa più evidente, si ha la sensazione di maggior punch in generale, e l'immagine stereofonica nelle alte tende a deperire un pochino, rispetto la rappresentazione stereofonica delle basse e medio basse.

In modalità a ponte 1x voltage, siamo ad un quasi equivalente s.e. 1x current, ma c'è una differenza, sempre a parità di volume in dB nelle diverse modalità di ascolto, c'è una netta rappresentazione stereofonica sulle alte abbastanza più separata fra i canali.
In modalità 2x voltage abbasando di 5 dB il volume, questa sensazione di maggiore separazione stereofonica è superiore, e c'è su tutte le frequenze.
In questa ultima modalità di ascolto la maggiore separazione stereofonica espressa, porterebbe portare a dire che suona più aperta, una sorta di DT880 modello Ultrasone, di fatto l'immagine spaziale è molto bella, trascina nell'ascolto. L'headstage aumenta proporzionalmente. Tutti i valori che nell'immaginario cuffiofilo esistono, sono più evidenti e maggiori.
Il fattore dominante della Beyer nei bassi, in questa modalità è smussato. Perchè e come mai mi chiedo. La risposta viene fra poco.

Scena, rappresentazione scenica migliore ? Dietro l'angolo c'è il deterioramento di 4 volte meno del damping factor dei 4 ampli a ponte, 2 per driver.
Nel caso dell' ES100 abbiamo impedenza di uscita fra 1 e 0,5 Ohm, cosa degna di nota, e molto interessante.
Ma il controllo del driver, in modalità a ponte, è 4 volte inferiore.
Il punch sui bassi, che riattaccando in s.e. è subito presente ed evidente, ci fa pensare che in s.e. l'ampli ha 4 volte di più un netto miglioramento nel controllo del driver, e sulle basse viene fuori quest'altro assunto.
In modalità a ponte, i bassi sono meno pronunciati, mettiamo una maggiore separazione stereofonica, ed ecco che la DT880 suona più aperta, atteggiandosi ad una Ultrasone.

Come sempre, la migliore via sta nel mezzo ? o da una parte piuttosto che dall'altra ?
Il cuore direbbe bilanciato, la mente direbbe s.e. con pilotaggio in 4x voltage, e cavo a 4 fili.
ivanouk
18/4/2020, 13:29ivanouk
Ci ha messo un bel po' ad arrivare, pare per via del volume di ordini di amazon (ancora aspetto il cavo aptx ordinato i primi di marzo).
Per me questo scatolino  e' fantastico, se non si guarda alla qualita' costruttiva che fa pena, il suono e' incredibile. 
E' la prima volta che ascolto musica in Bluetooth  con qualita' 'audiofila'. Questa mattina ho messo su la selezione di brani nel laptop e da allora giro  per casa con il dac pinzato alla maglietta lavorando in liberta', troppo bello.

Earstudio Es100 Mk2 20200411
Carlo&Co
19/4/2020, 12:54Carlo&Co
Per quanto è piccolo, è incredibile, mi fa piacere condividire con te questa impressione.
Dopo un bel po' di attesa, è arrivato il cavo a 8 fili per la KZ ZSX Termitaor col connettore jack 2,5mm per il pilotaggio a ponte.

Come è successo per la DT 880 Pro "bilanciata", si replica con le KZ ZSX, apertura nella medio alte, e tutto sommato un bel punch nelle basse, per quanto le iem sono soggettive e fin troppo personali nell'indossarle.

Finalmente, sono convinto che il cavo a 4 fili (quello delle KZ ne usa 2x2 a driver) svincoli la distorsione di incrocio dell'immagine stereo, il crossfeed accentuato se la cuffia ha il filo di massa comune ai 2 driver, di questo ne ho avuto prova percepita, finalmente grazie alle spiegazioni del nostro boss.
Se ci aggiungiamo che anche l'ampli svincoli le masse per i 2 canali, questa immagine stereo è nettamente superiore:
il perchè sta nel fatto che in modalità 1x voltage su un solo cavo del singolo driver transita il segnale amplificato da uno dei 2 rami del dac dell'Es100, mentre in 2x voltage, su entrambi i cavi di un singolo driver transita il segnale amplificato da entrambi i 2 rami del DAC per il singolo driver.
I dac sono 2 nell'es100. Uno per driver, con 2 "rami" gestibili da software con uno switch elettronico:

modalità S.E. sia 1x che 2x current e masse comuni
1a- segnale in fase
1b- massa comune al 2° dac ramo 2b

pilotaggio a ponte 1x voltage - masse separate
1a- segnale in fase
1b- segnale fase 0

pilotaggio a ponte 2x voltage
1a- segnale in fase
1b- segnale in controfase

Ne consegue che in S.E. mi è venuta un'idea, magari ho scoperto l'acqua calda....

Progettare un ampli che abbia masse separate, sul segnale dall'ingresso (RCA si ha le massi comuni, ok) ma tratti le amplificazioni del segnale come nella modalità 1x voltage, dallo stadio di ingresso all'uscita driver cuffia con 4 fili.
Chissa' se l'immagine stereofonica ne trae vantaggio, badate bene, non si parla di ampli bilanciato, ma di effettive masse separate, sempre con 2 amplificatori totali.
Le masse sono unite all'ingresso RCA, ma poi ogni cavo di massa ha il suo ramo a fase 0 verso il driver, si dovrebbero evitare nativamente le distorsioni di incrocio, anche se il percorso è breve, ma in teoria astratta se col DAC ES100 funziona cosi', ed è minuscolo.... magari ...

Alex ho detto una fesseria, o è fattibile ? Se lo fosse.... un AF-N earth-mod è mio... (piccolo sogno utopico)  grande sorriso grande sorriso essen
bandAlex
19/4/2020, 19:39bandAlex
Il discorso delle masse separate può essere realizzato solo con quelle cuffie con connettore a 4 poli, ovvero con masse separate per i due trasduttori.

In teoria, limitando quindi l'usabilità alle sole cuffie "bilanciate", è senz'altro possibile tenere le masse separate fino alla fine. Il fatto è che in un qualunque apparecchio audio è del tutto inutile tenere le masse separate se poi non si seguono delle regole rigidissime per il layout del circuito. E più un circuito è piccolo, più è difficile preservare i vantaggi di tale separazione.

Tanto per dire, è del tutto inutile ciò, se poi le piste dello stampato che portano i segnali L-R si avvicinano e viaggiano per parecchi millimetri parallele. Questo del layout è un dettaglio che non possiamo conoscere, a meno di non smontare l'apparecchio e studiarselo per bene.

Non è facile capirlo nemmeno ascoltando un disco test, perchè la diafonia tra i canali non è un parametro costante con la frequenza, e molto dipende dal tipo di circuito. Paradossalmente,  un po' di diafonia talvolta può essere persino benefica e dare l'impressione di un fronte sonoro  più vasto. Basti pensare ai fonorivelatori dei giradischi, che hanno in media una separazione tra i canali di soli 20 dB, più che sufficiente per ricreare un'immagine stereo del tutto credibile.

Quindi, se tutta la fatica di tenere le masse separate è solo per minimizzare la diafonia, diciamo pure che è quasi fatica sprecata. Di solito un buon apparecchio audio non ha problemi a raggiungere una separazione di almeno 90 dB, persino con le masse unite, un valore oltre il quale è praticamente impossibile aspettarsi dei vantaggi dal punto di vista sonoro.

Non ho dubbi sul fatto che si sentano differenze tra una modalità e l'altra del tuo portatile, però. Nessuno di noi può sapere cosa comporta all'interno del circuito il cambio di modalità, probabilmente sono questi cambiamenti, piuttosto che la separazione delle masse, la causa delle sensazioni diverse all'ascolto.

Per quanto riguarda un AF-N a masse separate, credo sarebbe difficile farmi cambiare idea sulla comodità del classico connettore jack per la cuffia, e quindi... fine dei giochi. Pensa che il mio prossimo ampli a valvole, benchè sia completamente bilanciato e simmetrico da un punto di vista circuitale, rinuncia in parte a questa simmetria proprio in onore del jack, e se proprio ci sarà un'uscita "bilanciata", sarà in una versione a parte del tutto a se' stante.
Carlo&Co
19/4/2020, 21:17Carlo&Co
Su un amplificatore non saprei se questa cosa fosse percepibile, sul DAC Earstudio Es100 che ha 4 modalità di funzionamento, si riesce a sentirne le differenze, senza difficoltà. Forse è un altro discorso sui DAC.
Cerco di spiegare molto facilmente, perdona il mio linguaggio non troppo tecnico:
in modalita' s.e. si comporta cosi'
Earstudio Es100 Mk2 Se10

mentre in modalita' a ponte si configura cosi':



Earstudio Es100 Mk2 Ponte10Earstudio Es100 Mk2 Second10

Il tutto è gestito con un "rele' " a semiconduttori, le uscite vengono configurate secondo lo schema di sopra.

Forse essendo un doppio dac, è tutto più semplice, mentre per un amplificatore a discreti, non è banale come dici.

Ok, continuo a provare nel tempo libero.... e "sognare" con la musica.... band
bandAlex
20/4/2020, 10:32bandAlex
Lo schema conferma la mia ipotesi, ovvero che il cambio di modalità sconquassa il modo di funzionare dei 4 amplificatori. In pratica nella modalità 1 (quella che tu chiami "single-ended") delle due fasi che escono dal primo dac una viene invertita, in modo da avere i due segnali in fase che pilotano due ampli, le cui uscite a loro volta sono unite insieme a pilotare un singolo trasduttore della cuffia. Bisogna fare attenzione che in questa modalità è stato aggiunto un invertitore di fase (che nello schema non è presente). In teoria, la modalità 1 dovrebbe essere vantaggiosa per le cuffie a bassa impedenza, in quanto le correnti di due ampli si sommano. Inoltre, le masse sono unite e quindi si può usare il normale connettore jack per la cuffia.

Nella modalità 2, ovvero quella con gli ampli connessi a ponte, non è necessario aggiungere nessun invertitore di fase, in quanto le fasi che escono dai dac vanno bene così come sono. Ciascun trasduttore è pilotato da 2 ampli che lavorano in controfase. E' la classica configurazione cosiddetta "bilanciata". Teoricamente, tale modalità è vantaggiosa con le cuffie ad alta impedenza, in quanto raddoppia lo swing in tensione che può essere applicato sul singolo trasduttore. In tal caso però, le masse sulla cuffia devono essere necessariamente separate.

Tenendo conto che per commutare le due modalità sono impiegati dei rele' a stato solido, e che in una di esse è aggiunto uno stadio di inversione di fase, direi che ciò spiega le differenze riscontrate all'ascolto. La soluzione adottata in questo apparecchio è intelligente, in quanto anche nella modalità 1 tutti e quattro gli amplificatori contribuiscono ad erogare potenza. Di solito, negli ampli desktop a 4 canali, quando viene utilizzato il classico jack, due di essi rimangono inutilizzati (o al massimo sono usati per collegare un'altra cuffia in contemporanea).
bandAlex
20/4/2020, 10:49bandAlex
bandAlex ha scritto:Tenendo conto che per commutare le due modalità sono impiegati dei rele' a stato solido, e che in una di esse è aggiunto uno stadio di inversione di fase [...]

L'inversione di fase può essere ottenuta in digitale, intervenendo sul flusso I2S all'ingresso dei dac, e quindi dovrebbe essere del tutto trasparente e priva di effetti collaterali.

C'è un'altra possibilità: che il flusso I2S rimanga inalterato e inviato uguale a entrambi i chip dac, e che agiscano solo i commutatori a stato solido sulle uscite dei dac. Anzi, ritengo questa la soluzione più probabile (modificare l'I2S non è cosa da poco senza adottare logica programmabile che non è propriamente economica).
ivanouk
20/4/2020, 20:10ivanouk
Oggi l'ho utilizzato connesso al LG v20, all'inizio non mi piaceva la qualita', ho notato che si connetteva in modalita AAC, ho chiesto al tel di utilizzare il codec migliore per hi fi ed e' passato automaticamente a LDAC, ed e' eccellente.
Quindi LDAC e' meglio di Aptx?
bandAlex
20/4/2020, 20:19bandAlex
ivanouk ha scritto:Oggi l'ho utilizzato connesso al LG v20, all'inizio non mi piaceva la qualita', ho notato che si connetteva in modalita AAC, ho chiesto al tel di utilizzare il codec migliore per hi fi ed e' passato automaticamente a LDAC, ed e' eccellente.
Quindi LDAC e' meglio di Aptx?

LDAC è il migliore in assoluto, consentendo una velocità max di 990 kb/s, ovvero 96 kHz di fs e 24 bit. Ma la velocità può calare in base alla distanza e qualità di ricezione.
Carlo&Co
20/4/2020, 23:30Carlo&Co
Nella scala di qualità del codec ci sono partendo dal basso, sbc, AAC, aptx, apthHd, LDAC. Poi aptxLL low latence per un migliore sincronismo dell'audio con i film video.

La qualità via ingresso usb (basta un cavo USB OTG da collegare allo stamtphone), è la migliore anche se con 48 KHz a 24 bit, ed è molto vicina all'LDAC, sembra quasi di non essere in bluetooth.

Per le modalità 1x current e 2x current, con jack 3,5mma 3 poli, il rele' a stato solido commuta entrambe le uscite in fase di un solo DAC (e credo ci sia anche l'inversione di fase su un solo ramo del dac in ingresso, o semplicemente la connessione di una fase ad entrambi gli ingressi di un DAC, da commutatore a stato solido, come indichi tu Alex) per avere 2x current.
Il vantaggio per la DT 880 a 250 Ohm c'è lievemente, ma è maggiore con la Pioneer S9 da 25 Ohm.

Per le modalità 1x voltage e 2x voltage, con jack da 2,5mm a 4 poli, in effetti da un solo DAC viene scollegato il secondo ramo R- , mantenendo R+ attivo.
il commutatore a stato solido metterà a massa l'atro capo del driver (modalità 1x voltage), realizzando un collegamento a masse comuni come se fosse un collegamento a 3 fili. In questa configurazione, c'è maggiore separazione stereo rispetto al jack da 3,5mm. Forse il circuito a statto solido effettivamente stravolge il principio di lavoro dei DAC, in qualche modo.

Bello quindi, poter sentire istantaneamente (il tempo dello switch) la differenza fra S.e. e "bilanciato" o meglio a ponte dei 2 DAC.
Prima di farlo, il software avverte di abbasare di 5 dB il volume, pena l'aumento sonoro del 100% e rischio udito (a ponte la potenza quadruplica). Con questo collegamento la DT 880 letteralmente vola, con i suoi 250 Ohm, si apre come una HD800, perde un pelo il punch dei bassi, che comunque ci sono, ma apre medi e alti oltre l'immaginabile (sempre riferito al cosetto Es100).

Questa tecnica di pilotaggio, loro in Earstudio la chiamano DualDrive. Cosi' come la DCT, un filtro sul noise digitale proprietario Earstudio. Un bel prodotto, alla fine, ben suonante.
Hanno aggiornato il loro sito, ultimamente, e le informazioni tecniche su questo prodotto sono più dettagliate di prima.

Il gusto di girare per casa con la Denon D5000, o la DT880, o qualunque cuffia, con l'es100 agganciato alla camicia, è unico.
ivanouk
25/4/2020, 09:07ivanouk
Oggi ho giocato un po' con le modalita' in bilanciato, in current 2 non mi piace affatto, aumenta si il volume ma a scapito della qualita', specialmente i bassi vanno fuori controllo.
Carlo&Co
25/4/2020, 16:41Carlo&Co
Dipende che impedenza ha la cuffia con cui hai sentito la modalità 2x current.
I bassi vanno fuori controllo in modalita' 2x voltage con cuffie a bassa impedenza, ed in modalità 2x current con cuffie ad alta impedenza.

Il corretto utilizzo delle modalità sono da abilitare secondo l'impedenza della cuffia. L'esatto opposto di cui prima.
Ovviamente gli manca potenza, e questo a volte è un limite con cuffie a bassa efficenza.

Non è chiaramente un Ifi Ican pro, oggettino che ho agganciato all'amo.
Fabrizio Ruggeri
23/5/2020, 20:38Fabrizio Ruggeri
Una domanda pe Ivanouk:
Anche io in portabilità uso un LG V20 come DAP,  con Sundara ne varrà la pena agguingere l' Earstudio?
Grazie...
ivanouk
23/5/2020, 20:55ivanouk
Non saprei, non ho nessuna cuffia ortodinamica da provare.
Tarci
13/7/2020, 22:36Tarci
Acquistato la settimana scorsa, mi sembra un ottimo ampli.
ivanouk
14/7/2020, 08:00ivanouk
Ho messo su una nuova batteria al LG v20, piu' autonomia della originale, in coppia con l'Esi va come/meglio di molti dap da 600-700 eur.

Earstudio Es100 Mk2 20200713
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